T14 - Alla luna

Giacomo Leopardi Canti ANALIZZARE 4 Come descriveresti la struttura sintattica dei primi 5 versi? Quale figura si evidenzia? 5 Quale figura di significato troviamo al v. 10? Che cosa indica? 6 Individua, ai vv. 13-16, alcune assonanze, spiegandone la funzione semantica. 7 Anche questo componimento si basa sulla poetica del vago. Individua i vocaboli che si riferiscono alle aree semantiche dell oscurità, dell indeterminatezza e della lontananza e riportali nella tabella. INTERPRETARE 8 All inizio del componimento quale tipo di descrizione offre il poeta del paesaggio? Rasserenante o angosciante? In quale rapporto si pone tale raffigurazione con quanto l autore affermerà più avanti (dal v. 13 in poi) a proposito della natura? Motiva la tua risposta con opportuni riferimenti testuali. 9 L espressione Tu dormi, al v. 11, quali caratteristiche della donna sembra suggerire? COMPETENZE LINGUISTICHE oscurità 10 Individua nel testo i termini la cui grafia è differente rispetto a quella dell italiano contemporaneo e rifletti sul mutamento intercorso tra le due diverse forme. indeterminatezza PRODURRE Aree semantiche Vocaboli 11 lontananza SCRIVERE PER CONFRONTARE Confronta in un testo espositivo di circa 30 righe La sera del dì di festa con L infinito ( T12, p. 951), evidenziando eventuali tematiche comuni ma anche le differenze nell impostazione del discorso poetico. T 14 Alla luna audiolettura Canti, 14 Il testo, probabilmente del 1819 (lo stesso anno dell Infinito, T12, p. 951), è un doloroso monologo del poeta di fronte alla luna, eletta a confidente della propria angoscia. Il piacere del ricordo METRO Endecasillabi sciolti. 5 10 O graziosa luna, io mi rammento che, or volge l anno, sovra questo colle io venia pien d angoscia a rimirarti: e tu pendevi allor su quella selva siccome or fai, che tutta la rischiari. Ma nebuloso e tremulo dal pianto che mi sorgea sul ciglio, alle mie luci il tuo volto apparia, che travagliosa era mia vita: ed è, né cangia stile, o mia diletta luna. E pur mi giova la ricordanza, e il noverar l etate 1 graziosa: bella e benigna. 2 or volge l anno: ora si compie un anno, cioè un anno fa. colle: il monte Tabor, lo stesso dell Infinito. 4 pendevi: sovrastavi, eri sospesa (dal latino pendeo). Ma il verbo può sottinten- dere anche il benevolo protendersi dell astro che rischiara il bosco. 5 siccome: proprio come. 6 nebuloso e tremulo: velato e tremante. dal: ha valore causale ( per il ). 7 sorgea: sgorgava. luci: occhi. 8 travagliosa: travagliata, piena di affan- ni, di preoccupazioni. 9 ed è: e continua a esserlo. stile: modo, maniera. 10-11 mi giova la ricordanza: mi piace ricordare. 957

Il tesoro della letteratura - volume 2
Il tesoro della letteratura - volume 2
Dal Seicento al primo Ottocento