T2 - L’invenzione del cannocchiale (Lettera a Leonardo

Galileo Galilei in sintesi Teoria e pratica Già a partire dal suo primo scritto, La bilancetta, composto nel 1586, si può notare come lo scienziato pisano si interessi all aspetto tecnico e pratico degli esperimenti da lui condotti, assicurandosi perfino di offrire le indicazioni necessarie affinché chiunque li possa riprodurre per conto proprio, verificando così l affidabilità dei risultati ottenuti. Molti anni dopo, le ricerche contenute nel suo ultimo lavoro, i Discor si e dimostrazioni matematiche intorno a due nuove scienze, costituiranno «l atto di nascita di un nuovo sapere , che integra scienza e tecnica in un connubio grazie al quale «un cor pus organico di teorie può essere per la prima volta applicato alla ingegneria civile e alla scienza delle costruzioni (Rossi). Galileo fornisce sempre le informazioni necessarie per replicare i suoi esperimenti, in modo che chiunque possa verificarli. T2 L invenzione del cannocchiale Lettera a Leonardo Donato, Padova, 24 agosto 1609 Uno strumento per conoscere il mondo In questa lettera Galileo presenta il telescopio al doge di Venezia, chiedendogli il permesso di commercializzarlo. 5 10 Ser.mo Principe,1 Galileo Galilei, humilissimo servo della Ser.à V.a,2 invigilando3 assiduamente et con ogni spirito4 per potere non solamente satisfare al carico5 che tiene della lettura6 di Matematica nello Studio di Padova, ma con qualche utile et segnalato trovato7 apportare straordinario benefizio alla S.tà V.a, compare al presente avanti di quella8 con un nuovo artifizio di un occhiale cavato dalle più recondite speculazioni di prospettiva,9 il quale conduce gl oggetti visibili così vicini all occhio, et così grandi et distinti gli10 rappresenta, che quello che è distante, v. g.,11 nove miglia, ci apparisce come se fusse lontano un miglio solo: cosa che per ogni negozio12 et impresa marittima o terrestre può esser di giovamento inestimabile; potendosi in mare in assai maggior lontananza del consueto scoprire legni et vele dell inimico,13 sì che per due hore et più di tempo possiamo prima scoprir lui che egli scuopra noi, et distinguendo il numero et la qualità de i vasselli,14 giudicare le sue forze, 1 Ser.mo Principe: Serenissimo Principe era il titolo dei dogi di Venezia. 2 Ser.à V.a: Serenità Vostra, titolo d ono- re che spettava ai dogi delle città di Venezia e di Genova. 3 invigilando: vigilando. 4 con ogni spirito: con tutte le energie. 5 satisfare al carico: adempiere l incarico. 6 lettura: insegnamento. 7 segnalato trovato: scoperta significativa. 8 avanti di quella: davanti alla Serenità Vostra (S.tà V.a). 9 cavato di prospettiva: ricavato dalle più profonde acquisizioni teoriche (recondite speculazioni) dell ottica (prospettiva). 10 gli: li. 11 v. g.: verbi gratia, espressione latina che significa per esempio . 12 negozio: affare (latinismo). 13 legni et vele dell inimico: navi e vele del nemico. 14 vasselli: vascelli. Luigi Sabatelli, Galileo mostra il telescopio al Doge, affresco, 1841. Firenze, Palazzo Torrigiani, Tribuna di Galileo. 93

Il tesoro della letteratura - volume 2
Il tesoro della letteratura - volume 2
Dal Seicento al primo Ottocento