Il tesoro della letteratura - volume 2

Alessandro Manzoni Antonio Gramsci mette invece in discussione l atteggiamento dello scrittore, giudicato paternalistico verso gli umili : i «popolani, per il Manzoni, non hanno vita interiore , non hanno personalità morale profonda; essi sono animali , e il Manzoni è benevolo verso di loro, proprio della benevolenza di una cattolica società di protezione degli animali . certamente un giudizio severo, che tanto più colpisce se posto a confronto con l apprezzamento espresso da un altro importante critico marxista, l ungherese Gy rgy Luk cs, che ritiene Manzoni superiore a Walter Scott per l abilità con cui ha saputo ritrarre un epoca attraversata da guerre e ingiustizie, imperniando il suo romanzo sulle traversie di due popolani. Manzoni oggi Il ricorso intenso e obbligatorio all opera manzoniana nella pratica scolastica ha finito inevitabilmente per attirare sull incolpevole autore l antipatia di generazioni di studenti e un numero incalcolabile di riscritture, parodie, stravolgimenti ( p. 861). Già nel 1927 un suo conterraneo e ammiratore sincero, Carlo Emilio Gadda, si sente in dovere di scrivere un Apologia manzoniana, in cui si chiede amareggiato: «Che cosa avete mai combinato, don Alessandro, che qui, nella vostra terra, dove pur speravate nell indulgenza di venticinque sottoscrittori, tutti vi hanno per un povero di spirito? . Più tardi Gadda non manca di rispondere ad Alberto Moravia, che in un polemico intervento rispolvera l idea crociana di un romanzo in cui la propaganda cattolica soffoca le ragioni dell arte. In occasione di una nuova edizione dei Promessi sposi stampata nel 1960, Moravia osserva infatti che la fortuna di Manzoni dipende più dalla sua morale pedagogica che da autentici meriti letterari. Criticando «l importanza preponderante, eccessiva, massiccia, quasi ossessiva che ha nel romanzo la religione , Moravia arriva a paragonare il capolavoro manzoniano a una «stratificazione geologica : «il primo strato, il più vistoso ma anche, secondo noi, il più superficiale, è quello dell arte di propaganda, alimentata da una strenua volontà conformistica di adesione al modo cattolico di intendere la vita. Su questo strato cresce e lussureggia la vegetazione del realismo cattolico, paragonabile a una pianta dalle foglie enormi e dalle radici esigue . Nel frattempo tuttavia la critica ha continuato a dissodare un terreno vastissimo, non ancora del tutto esplorato. Nel secondo Novecento il lavoro di studiosi come Natalino Sapegno, Ettore Bonora, Lanfranco Caretti, Ezio Raimondi, Vittorio Spinazzola ha consentito di precisare i rapporti di Manzoni con la grande cultura europea del suo tempo, mettendo in luce le peculiarità delle tecniche narrative e delle scelte linguistiche che hanno consentito ai Promessi sposi di fondare la civiltà italiana del romanzo. 863

Il tesoro della letteratura - volume 2
Il tesoro della letteratura - volume 2
Dal Seicento al primo Ottocento