T15 - La madre di Cecilia

Il primo Ottocento Verso le COMPETENZE COMPRENDERE 1 Perché l Innominato quasi scappa dalla vista di Lucia? 2 Che cosa intende quando sostiene di non essere più uomo (r. 24)? INTERPRETARE 6 ANALIZZARE 3 Rintraccia le frasi da cui emerge la misoginia dell Innominato. 4 E don Rodrigo? Chi è don Rodrigo? (rr. 44-45): quali sentimenti nutre l Innominato nei suoi confronti? PRODURRE 7 a Simpatia. b Disprezzo. SCRIVERE PER RACCONTARE Ti è mai capitato di passare una notte inquieta e insonne? Per quali motivi? Raccontala in un testo di circa 15 righe. DIBATTITO IN CLASSE c Indifferenza. d Compiacimento. 5 Lucia, da essere debole e indifeso in quanto prigioniero, diventa potente e piena d autorità. Confronta questo episodio con il brano dell incontro tra fra Cristoforo e don Rodrigo ( T9, p. 828) dove avviene un ribaltamento analogo. Quali analogie e quali differenze cogli? 8 Individua i termini a tuo giudizio più significativi che si riferiscono agli stati d animo dell Innominato. Quale idea di mascolinità e femminilità emerge dal brano? Ti sembra condivisibile? Perchè? Confrontati con i compagni. ¥ T 15 ¥ La madre di Cecilia Cap. 34 Guarito dalla peste, Renzo torna a Milano in cerca di Lucia. Trova una città in ginocchio, spopolata e atterrita dall epidemia. Per le strade si rincorrono urla, bestemmie e risate dei monatti, indaffarati a caricare i cadaveri sui carri. I sopravvissuti si aggirano guardinghi per le strade, o si barricano nelle case. La paura sembra avere ucciso la compassione. Eppure, nel generale degrado, ancora sopravvive qualche barlume di umanità, rischiarata dalla luce della fede. La pietà vince sullo squallore 5 10 Entrato nella strada, Renzo allungò il passo, cercando di non guardar quegl ingombri,1 se non quanto era necessario per iscansarli;2 quando il suo sguardo s incontrò in un oggetto singolare di pietà, d una pietà che invogliava l animo a contemplarlo; di maniera che si fermò, quasi senza volerlo. Scendeva dalla soglia d uno di quegli usci, e veniva verso il convoglio,3 una donna, il cui aspetto annunziava una giovinezza avanzata, ma non trascorsa; e vi traspariva una bellezza velata e offuscata, ma non guasta,4 da una gran passione,5 e da un languor6 mortale: quella bellezza molle7 a un tempo e maestosa, che brilla nel sangue lombardo. La sua andatura era affaticata, ma non cascante; gli occhi non davan lacrime, ma portavan segno d averne sparse tante; c era in quel dolore un non so che di pacato e di profondo, che attestava un anima tutta consapevole e presente a sentirlo.8 Ma non era il solo suo aspetto che, tra tante miserie, la indicasse così 1 quegl ingombri: i corpi degli appestati. 2 iscansarli: evitarli. 3 convoglio: carro. 854 4 non guasta: non distrutta. 5 passione: sofferenza. 6 languor: debolezza. 7 molle: delicata. 8 presente a sentirlo: capace di soste- nere il dolore.

Il tesoro della letteratura - volume 2
Il tesoro della letteratura - volume 2
Dal Seicento al primo Ottocento