George Byron

Il primo Ottocento in sintesi George Byron La vita Lord Byron nasce a Londra nel 1788. Barone dall età di dieci anni, frequenta il Trinity College di Cambridge, dove si distingue per la sua stravaganza, e inizia a pubblicare le prime poesie. In seguito parte per il Grand Tour, viaggio d istruzione nel continente europeo. Nel 1816 si trasferisce dapprima in Svizzera e poi in Italia. Qui frequenta Teresa Gamba e dal fratello di lei viene introdotto nella Carboneria, di cui finanzia i moti del 1821. Dopo il loro fallimento seguirà i Gamba in esilio a Pisa. Dopo essere stato nominato membro del comitato per l indipendenza della Grecia, si imbarca per partecipare attivamente alla causa. Muore di febbre reumatica nel 1824 a Missolungi. Gli anni giovanili George Gordon Noel Byron (meglio noto semplicemente come Lord Byron) nasce a Londra nel 1788. Discendente da una nobile e antica famiglia d origine normanna, all età di dieci anni succede nel titolo e nei beni al prozio. Ancora studente al Trinity College di Cambridge, dove si distingue per la condotta stravagante e per l abilità nel nuoto, pubblica nel 1807 le sue prime poesie. Nel 1809 occupa il suo seggio alla Camera dei Lord, poi parte per il Grand Tour, un viaggio d istruzione allora considerato indispensabile per ogni giovane di buona famiglia e che nel suo caso durerà due anni, con tappe in diversi paesi, tra cui Portogallo, Spagna, Albania, Grecia. Intanto in patria si diffondono voci e polemiche sulla sua condotta: una di queste lo accusa di intrattenere una relazione incestuosa con la sorellastra Augusta Leigh. Il trasferimento in Italia Nel 1816 Byron lascia per sempre l Inghilterra. inizialmente in Svizzera, dove ha una figlia, Allegra (che morirà nel 1822 a Bagnacavallo, in Romagna, dove era stata messa in collegio), da Claire (detta anche Clara o Jane) Clermont, sorellastra della moglie di Shelley. Successivamente si trasferisce a Milano, a Roma e infine a Venezia, dove si trattiene per tre anni. Nel 1819 conosce la giovane Teresa Gamba, moglie del vecchio cavaliere Guiccioli, e stringe con lei una relazione seguendola a Ravenna. Qui Byron è introdotto dal fratello di lei nella Carboneria, a cui egli aderisce fornendo armi e denaro alla causa italiana, tanto da finire nella lista nera della polizia. Falliti i moti del 1821, segue i Gamba in esilio a Pisa, dopo che il governo pontificio ne aveva confiscato i beni. La partecipazione alla lotta per l indipendenza greca Pur essendo indebolito dalla malaria, accoglie con entusiasmo la nomina a membro del comitato per l indipendenza greca formatosi a Londra nella primavera del 1823. Decide di imbarcarsi a Genova il 15 luglio di quello stesso anno. Dopo aver trascorso i primi mesi a Cefalonia, all inizio del 1824 è a Missolungi, dove muore di febbre reumatica (o, secondo altri, di meningite), deluso dalla divisione dei rivoltosi in fazioni spesso contrapposte e senza avere partecipato a fatti d armi. sepolto in Inghilterra nella chiesa di Harrow-on-the-Hill. Le opere Dal mito personale Il Romanticismo byroniano è difficilmente distinguibile dal mito del byronismo , inteso come l insieme degli atteggiamenti e delle pose dell uomo Byron quale dandy tormentato e inquieto. Tale disposizione psicologica si identifica soprattutto in una sorta di necessità di sentirsi fuori della morale comune, assumendo una condotta anticonformista e antagonista rispetto alle norme e ai valori sociali condivisi. Altra caratteristica del personaggio Byron è il suo spirito rivoluzionario: pur senza avere nulla del radicalismo democratico di Shelley, e restando nel fondo del cuore un aristocratico, egli professa odio per la tirannia, manifestando sempre simpatia per gli oppressi (in questo senso va letto il suo impegno in prima persona per la causa italiana e per quella greca). la parola Il poeta Byron fa di sé stesso un personaggio stravagante e anticonformista. Egli è un vero e proprio dandy: elegante, ostile alle regole, animato da un forte individualismo e da uno spirito ribelle e rivoluzionario. 636 Byronismo Con questo termine si indica l influsso letterario esercitato dall opera di Byron sugli scrittori europei e italiani, in particolare nei due decenni successivi alla morte del poeta, che consiste in un imitazione superficiale di situazioni e personaggi tipici della sua produzione poetica. Con significato più ampio, esso designa un atteggiamento o comportamento che ricalca caratteristiche peculiari della personalità di Byron, o piuttosto quelle di molti suoi personaggi (affettata misantropia, ribellismo spesso melodrammatico, dandismo, ostentato cinismo morale).

Il tesoro della letteratura - volume 2
Il tesoro della letteratura - volume 2
Dal Seicento al primo Ottocento