T4 - L’incontro con Parini (Ultime lettere di Jacopo Ortis)

Il primo Ottocento Verso le COMPETENZE COMPRENDERE INTERPRETARE 1 Dai un titolo a ciascuna delle tre lettere presentate. 7 2 All inizio della lettera del 15 maggio Jacopo descrive gli effetti del bacio sulla propria percezione di sé e della natura. Riassumili in un linguaggio corrente. ANALIZZARE 3 Che tipo di lessico utilizza Jacopo in queste lettere? 4 Quali dettagli fisici ci vengono mostrati di Teresa? E qual è il suo comportamento? Dopo avere individuato tutte le espressioni che la riguardano, analizzale e prova a costruire un ritratto della donna. 5 L espressione delirando deliziosamente (r. 53) presenta contemporaneamente due figure retoriche. Quali? 6 Elenca tutti gli aggettivi che connotano positivamente la condizione interiore di Jacopo. 8 9 Nella descrizione della natura compaiono elementi tipici sia della sensibilità neoclassica sia di quella preromantica. Quali sono? In che senso gli antichi vengono definiti Beati (r. 58)? Quale capacità li differenzia dai moderni? Quale immagine della Natura emerge nella lettera del 15 Maggio? PRODURRE 10 SCRIVERE PER ESPORRE In queste lettere emerge chiaramente la funzione delle illusioni esercitata, secondo Foscolo, nella vita umana. Facendo diretto riferimento al racconto e alle considerazioni di Jacopo, ragiona sull argomento in un testo espositivo di circa 25 righe. T4 L incontro con Parini Ultime lettere di Jacopo Ortis, Parte seconda Quando fuggì esule, dopo il trattato di Campoformio Foscolo incontrò Parini a Milano. Nel brano che riportiamo egli immagina che anche Jacopo, durante una delle sue peregrinazioni, incontri il «vecchio venerando una sera presso i tigli di Porta Orientale. Si tratta di un momento molto importante del romanzo: l incontro di Jacopo con Parini segna infatti la conclusione del percorso ideologico del protagonista, ormai irrimediabilmente dominato dal senso di delusione storica; non a caso comincia a presentarsi alla sua mente l idea del suicidio. Il valore civile della poesia 5 Milano, 4 Dicembre [ ] Jer sera dunque io passeggiava con quel vecchio venerando1 nel sobborgo orientale della città sotto un boschetto di tigli. Egli si sosteneva da una parte sul mio braccio, dall altra sul suo bastone: e talora guardava gli storpj suoi piedi, e poi senza dire parola volgevasi a me, quasi si dolesse di quella sua infermità, e mi ringraziasse della pazienza con la quale io lo accompagnava. S assise sopra uno di que sedili2 ed io con lui: il suo servo ci stava poco discosto. Il Parini è il personaggio più dignitoso e più eloquente ch io m abbia mai conosciuto; e d altronde un profondo, generoso, meditato dolore a chi non dà somma eloquenza? Mi parlò a 1 venerando: degno di venerazione, sia per l età avanzata sia per il suo profilo di 546 letterato impegnato sul piano civile. 2 sedili: oggi diremmo panchine .

Il tesoro della letteratura - volume 2
Il tesoro della letteratura - volume 2
Dal Seicento al primo Ottocento