Il tesoro della letteratura - volume 2

Il primo Ottocento in sintesi Grazie all utilizzo della prima persona e alla forma epistolare Foscolo riesce a far esprimere il protagonista in maniera diretta e appassionata. L autore utilizza diversi registri inseriti in una prosa classica e armoniosa. Lo stile L autore riesce a far parlare il suo protagonista con una immediatezza coinvolgente, che con il suo impeto sembra quasi aggredire il lettore: scrivendo in prima persona e adottando la forma epistolare, la voce del narratore assume una forza stupefacente e moderna. Tuttavia la scrittura è di tipo classico: è vero che l accademismo della prosa italiana, con le sue frasi articolate e latineggianti, viene accuratamente evitato, ma al tempo stesso Jacopo aspira a dominare la materia bruciante dei propri sentimenti, per tradurla in una forma dotata di misura e armonia. La sua prosa è densa di esclamazioni e scarti improvvisi, ma anche di lunghi periodi ipotattici scanditi da un ritmo incalzante. Ne deriva una mescolanza di registri, ora tragici e solenni, ora lirici ed elegiaci: uno stile composito da cui non sono escluse l enfasi retorica e una ricerca di toni aulici che sfocia a volte nell oratoria. { Notizia intorno a Didimo Chierico T11 Nel 1813 Foscolo pubblica la traduzione del Viaggio sentimentale di Laurence Sterne, attribuendola a un certo Didimo Chierico, personaggio inventato. Nasce così l appendice Notizia intorno a Didimo Chierico. Foscolo si serve di Didimo, parola che in greco significa gemello , per offrire un ritratto di sé stesso, completamente opposto a Jacopo Ortis. Didimo è un elegante e colto abate del Settecento. Deluso, come Ortis, dalla realtà, afferma di non voler più né leggere né scrivere, poiché non riesce più a credere neanche nei valori trasmessi dalla letteratura. Un manoscritto ritrovato Nel 1813 Foscolo pubblica un opera dello scrittore inglese Laurence Sterne (1713-1768), il Viaggio sentimentale attraverso la Francia e l Italia (1768). La traduzione del testo viene attribuita a un personaggio d invenzione, un certo Didimo Chierico, che acquista nell opera una fisionomia autonoma. In un appendice intitolata appunto Notizia intorno a Didimo Chierico, se ne fornisce un ritratto e si racconta come sarebbe entrato in contatto con l autore. Foscolo riferisce che nel 1805, quando, militare, era di stanza a Calais, Didimo gli avrebbe consegnato le pagine della traduzione: si tratta di un espediente spesso usato in letteratura, quello del manoscritto inesistente , adottato tra gli altri da Cervantes e Manzoni, anche se qui non è il testo a essere inventato, ma piuttosto il traduttore stesso. L anti-Ortis Nell opera di Foscolo, Didimo Chierico assume un rilievo speciale: è, sì, una figura di fantasia (il nome Didimo, che in greco significa gemello , è quello di un grammatico alessandrino di età augustea, mentre l appellativo Chierico è quello dei chierici vaganti, gli intellettuali del Medioevo), ma diventa una sorta di autoritratto ideale, del tutto opposto al precedente alter ego costituito da Jacopo Ortis. Il distacco dalle passioni Il modello del nuovo ritratto di sé è fornito a Foscolo dalla figura dello stesso Sterne, elegante, distaccata, ironica: un brillante abate settecentesco, raffinato e pungente, saggio e galante, quanto di più lontano dalla febbrile e disperata amarezza di Jacopo. I due personaggi sono uniti, tuttavia, dalla dimensione del disinganno, anche se Ortis, una volta scoperto il vero volto della realtà, ne resta fatalmente condannato, mentre Didimo, avendo capito come va il mondo, decide di sorriderne. Al termine della Notizia che lo riguarda, Foscolo fa dire a Didimo Chierico che non vorrà «né più leggere né più scrivere . Il suo atteggiamento distaccato (quello che gli antichi chiamavano disprezzo del mondo ) lo induce a rinchiudersi in un freddo scetticismo. Non crede più in niente, nemmeno nei valori della letteratura e della poesia, e intende lasciare di sé unicamente un breve epitaffio. { Ipercalisse e Ragguaglio Didimo Chierico è anche l autore dell Ipercalisse (1815-1816), una satira scritta in latino che prende di mira l ambiente intellettuale milanese. Insieme al Ragguaglio (1810), altra opera satirica, fa emergere il lato umoristico dell autore. 532 Il gusto per la polemica Foscolo si serve nuovamente di Didimo Chierico e gli attribuisce un altra opera che, composta già quasi per intero nel 1810, viene pubblicata durante il soggiorno in Svizzera, fra il 1815 e il 1816. l Hypercalypseos liber singularis (Libro unico dell Ipercalisse), un testo che riprende la tradizione della satira latina, e proprio in latino è scritto, con intenti apertamente provocatori. Lo stile si ispira a quello dei profeti biblici Ipercalisse allude chiaramente ad Apocalisse e il bersaglio della polemica è l ambiente asfittico, invidioso e malevolo dei letterati

Il tesoro della letteratura - volume 2
Il tesoro della letteratura - volume 2
Dal Seicento al primo Ottocento