Il tesoro della letteratura - volume 2

Il Settecento 55 segue a dire, non è riuscito31 se non per questo tra i greci, ed i romani credevano di trovarsi in conversazione quando ascoltavano le commedie di Terenzio,32 perché non vi trovavano se non quel ch eran soliti di trovare nelle ordinarie lor compagnie . Anche il gran Lope de Vega,33 per testimonianza del medesimo scrittore, non si consigliava, componendo le sue commedie con altri maestri, che col gusto de suoi uditori. 31 non è riuscito: non ha avuto successo. 32 Terenzio: commediografo latino del II sec. a.C., fu autore di opere caratterizzate dall interesse per la psicologia dei personaggi. 33 Lope de Vega: drammaturgo spagnolo (1562-1635), fu autore di centinaia di commedie basate sull elemento popolare, sulla vivacità dell azione e sulla naturalezza del linguaggio. Dentro il TESTO Mondo e Teatro La natura, maestra degli antichi e dei moderni La metafora dei libri 310 I contenuti tematici Pur affermando di aver studiato i più grandi autori della letteratura (moderna e antica, italiana e straniera), Goldoni dichiara di aver tratto materia e procedimenti per l esercizio della propria arte soprattutto dall osservazione della realtà e dall esperienza concreta dell attività teatrale. Il Mondo è la realtà in cui vive, che gli fornisce personaggi e situazioni e lo informa sulle abitudini, sui vizi e sulle virtù degli esseri umani. Il Teatro cioè la concreta esperienza teatrale gli ha insegnato invece come rappresentare questo patrimonio di contenuti, fornendogli i mezzi più efficaci per catturare l attenzione del pubblico e divertirlo, mostrandogli i suoi difetti senza urtarne la suscettibilità (posti con buon garbo nel loro punto di vista i difetti [ ] in modo però, che non urti troppo offendendo, rr. 26-28). Il miglior modello per un commediografo è la natura (La natura è una universale e sicura maestra a chi la osserva, rr. 46-47). Le regole astratte sono inutili: se lo scopo è divertire e, allo stesso tempo, rendere utile la rappresentazione, è più opportuno capire i gusti e la mentalità del pubblico, che si evolvono nel tempo. D altra parte, gli stessi scrittori antichi ritenevano che la commedia dovesse ritrarre la realtà, in modo che gli spettatori riconoscessero sulla scena ciò che vedevano nella vita di ogni giorno. Le scelte stilistiche Per esprimere l esperienza diretta della realtà, dalla quale attinge la materia delle sue commedie, Goldoni usa la metafora* dei due libri (il Mondo e il Teatro). Il richiamo alla natura, inoltre, echeggia un altra analoga metafora utilizzata da Galileo, il quale proponeva di leggere il «libro della natura anziché i filosofi e la Bibbia per raggiungere la conoscenza del mondo e delle leggi che lo regolano. La metafora attraversa il testo grazie all uso di diversi termini che evocano l uso del libro e l azione dello studio: l autore parla di volumi su cui ha meditato (r. 7) e di cui si è servito (r. 8); egli sfoglia (rivolgendolo, r. 16) il libro del Mondo e va maneggiando (r. 19) quello del Teatro per mettere in scena le cose che vi si leggono (r. 21). Inoltre, per sottolineare che la propria arte si fonda sull esperienza, Goldoni impiega numerosi termini tratti dall ambito dell insegnamento (mi mostra, r. 8; mi rappresenta, r. 11; mi fa conoscere, r. 20; Imparo, r. 23; Ho appreso, r. 29).

Il tesoro della letteratura - volume 2
Il tesoro della letteratura - volume 2
Dal Seicento al primo Ottocento