Il tesoro della letteratura - volume 2

Carlo Goldoni 20 25 30 35 40 45 50 corruttele13 resiste, ond io da questo libro raccolgo, rivolgendolo14 sempre, e meditandovi, in qualunque circostanza, od azione della vita mi trovi, quanto è assolutamente necessario che si sappia da chi vuole con qualche lode esercitare questa mia professione. Il secondo poi, il libro cioè del Teatro, mentre io lo vo maneggiando, mi fa conoscere con quali colori si debban rappresentare sulle scene i caratteri, le passioni, gli avvenimenti, che nel libro del Mondo si leggono; come si debba ombreggiarli per dar loro un maggiore rilievo, e quali sien quelle tinte, che più li rendon grati agli occhi dilicati de spettatori. Imparo insomma dal Teatro a distinguere ciò, ch è più atto a far impressione sugli animi, a destar la maraviglia, od il riso, o quel tal dilettevol solletico15 nell uman cuore, che nasce principalmente dal trovar nella commedia che ascoltasi effigiati al naturale,16 e posti con buon garbo nel loro punto di vista i difetti,17 e l ridicolo che trovasi in chi tuttogiorno si pratica,18 in modo però, che non urti troppo offendendo. Ho appreso pur19 dal Teatro, e lo apprendo tuttavia all occasione20 delle mie stesse commedie il gusto particolare della nostra nazione, per cui precisamente io debbo scrivere, diverso in ben molte cose da quello dell altre. Ho osservato alle volte riscuoter grandissimi encomi alcune cosarelle da me prima avute in niun conto, altre riportarne pochissima lode, e talvolta eziandio21 qualche critica, dalle quali non ordinario applauso io mi era sperato; dacché22 ho imparato, volendo render utili le mie commedie, a regolar talvolta il mio gusto su quello dell universale,23 a cui deggio24 principalmente servire, senza mettermi in pena delle dicerie di alcuni o ignoranti o indiscreti, e difficili, i quali pretendono di dar la legge al gusto25 di tutto un popolo, di tutta una nazione, e fors anche di tutto il mondo, e di tutti i secoli colla lor sola testa, non riflettendo, che in certe particolarità non integranti26 i gusti possono impunemente cambiarsi, e convien lasciarne padrone il popolo egualmente che delle mode del vestire, e de linguaggi. [ ] Ecco quanto ho io appreso da miei due gran libri, Mondo e Teatro. Le mie commedie sono principalmente regolate, o almeno ho creduto di regolarle, coi precetti che in essi due libri ho trovati scritti: libri per altro, che soli certamente furono studiati dagli stessi primi autori27 di tal genere di poesia, e che daran sempre a chiunque le vere lezioni di quest arte. La natura è una universale e sicura maestra a chi la osserva. «Quanto si rappresenta sul teatro (scrive un illustre autore)28 non deve essere se non la copia di quanto accade nel mondo. La commedia, soggiunge, allora è quale esser deve quando ci pare di essere in una compagnia del vicinato, o in una familiar conversazione, allorché siamo realmente al teatro,29 e quando non vi si vede se non ciò che si vede tuttogiorno nel mondo. Menandro,30 13 corruttele: cattive inclinazioni. 14 rivolgendolo: sfogliandolo. 15 dilettevol solletico: piacevole solleci- tazione. 16 effigiati al naturale: rappresentati così come sono nella realtà. 17 e posti difetti: e collocati con sensibilità i difetti nella loro prospettiva. 18 tuttogiorno si pratica: si frequenta ogni giorno. 19 pur: anche. 20 all occasione: durante la rappresen- tazione. 21 eziandio: persino, addirittura. 22 dacché: perciò. 23 su quello dell universale: sul gusto della maggior parte delle persone. 24 deggio: devo. 25 dar la legge al gusto: stabilire, imporre il gusto. 26 non integranti: non necessarie. 27 primi autori: gli autori antichi. 28 un illustre autore: si riferisce all umani- sta e teologo francese René Rapin (16211687). 29 allorché teatro: anche se in realtà siamo a teatro. 30 Menandro: commediografo greco (342/341-291/290 a.C.), fu il massimo rappresentante della commedia nuova , che escludeva i riferimenti alla vita politica contemporanea per portare sulla scena vicende quotidiane e uomini comuni. 309

Il tesoro della letteratura - volume 2
Il tesoro della letteratura - volume 2
Dal Seicento al primo Ottocento