Il tesoro della letteratura - volume 2

L epoca e le idee La stampa italiana tenta di promuovere uno scambio culturale, ma non riesce a penetrare a fondo nel tessuto sociale e rimane quasi sempre confinata nel ristretto ambiente degli eruditi. Sotto l influenza dell Illuminismo, però, gli intellettuali iniziano a divulgare una nuova cultura: Ludovico Antonio Muratori polemizza contro il sapere fine a sé stesso. I dotti cominciano ad aprirsi ai diversi campi della conoscenza e mirano a rendere la cultura più accattivante. Nella seconda metà del Settecento, a Milano nasce Il Caffè , primo importante giornale che tratta svariati argomenti: non si occupa solo di critica letteraria, ma affronta anche questioni culturali e politiche. Si tratta dunque di un periodico d avanguardia che scuote l ambiente intellettuale legato alla tradizione, impegnandosi contro una concezione del sapere particolaristica e antiquata. I primi passi del giornalismo italiano Anche in Italia si manifesta presto il fenomeno giornalistico. A Venezia, città di antica tradizione tipografica, nascono iniziative culturali tese a offrire agli intellettuali un moderno strumento di dibattito e di diffusione delle idee. Dal 1710, per esempio, viene pubblicato il Giornale de letterati d Italia , fondato dagli scrittori Scipione Maffei (1675-1755) e Apostolo Zeno (1668-1750) con l intenzione di rinnovare il panorama culturale e far conoscere le novità provenienti da oltralpe. La testata mira a costruire una sorta di repubblica delle lettere , patria ideale ed esclusiva della comunità degli studiosi e dei letterati. La differenza con i contemporanei giornali anglosassoni è però notevole: mentre questi esprimono le esigenze di una cultura dinamica e aperta alla dimensione civile, i periodici italiani riflettono una concezione del sapere ancora aristocratica. Il lento progresso dell erudizione La stampa italiana, infatti, è inizialmente quasi del tutto appannaggio di eruditi che, pur tentando di stimolare il confronto culturale anche al di fuori delle biblioteche e delle accademie, continuano a muoversi all interno di una cerchia elitaria di specialisti, non riuscendo a penetrare in profondità nel tessuto sociale. Avvicinandosi ai presupposti filosofici dell Illuminismo e aspirando a influenzare il potere politico, comunque, essi promuovono una prima importante opera di divulgazione di una nuova cultura. Particolarmente rilevante è in questo senso la polemica del principale dotto italiano del Settecento, Ludovico Antonio Muratori (1672-1750), contro il sapere «sterile : quello, cioè, che indugia nel «ricercare le minuzie e si compiace di astratte pedanterie, perdendo di vista il lato più fecondo e istruttivo della conoscenza (come, per esempio, la Storia). Anche gli eruditi italiani sanno interloquire in diversi campi (la scienza, l arte, ma anche i comportamenti mondani), abbandonando le leziosità del passato per trasmettere una cultura meno approfondita ma più concreta e accattivante: è il caso delle opere del veneziano Francesco Algarotti (1712-1764), uno dei più eccentrici poligrafi settecenteschi, autore tra l altro del Newtonianismo per le dame, una sorta di prontuario didattico-scientifico rivolto al pubblico crescente delle signore dell alta società. Il giornale dell Illuminismo italiano: Il Caffè Per assistere alla nascita, in Italia, di una forma moderna di giornalismo dobbiamo attendere la seconda metà del secolo. In quest epoca si sviluppa pienamente un giornalismo d opinione che non si limita a raccogliere recensioni librarie e a discutere di critica letteraria, ma interviene sulle più controverse questioni culturali e politiche. La più importante espressione di questa tendenza è Il Caffè , periodico fondato nel 1764 a Milano (però stampato a Brescia, allora in territorio veneto, per sfuggire ai rigori della censura imperiale) da Pietro Verri e da un ristretto ma vivace gruppo di giovani aristocratici, già uniti tra loro in un sodalizio che ostentava uno spirito battagliero sin dal nome, la già citata Accademia dei Pugni (nata anch essa a Milano nel 1761). Il Caffè è il primo giornale italiano che dà risonanza alle nuove idee che vanno maturando in Europa: un foglio d avanguardia con il quale i suoi redattori si propongono di dare una scossa alla cultura tradizionale e ai pregiudizi scientifici, politici e letterari, conducendo con grande forza polemica una lotta senza quartiere contro ogni forma di sapere pedantesco e polveroso. la parola in sintesi Anche in Italia si pubblicano i primi giornali, moderni strumenti di dibattito e di diffusione delle idee. Nel 1710, a Venezia nasce il Giornale de letterati d Italia , con l intento di rinnovare il panorama culturale. Poligrafo Si definisce poligrafo un autore capace di cimentarsi in vari argomenti, talvolta anche di natura disparata. Questa versatilità, tuttavia, può accompagnarsi a una mancanza di interessi autentici o a una scarsa profondità di pensiero (è il caso di molti letterati italiani settecenteschi). 217

Il tesoro della letteratura - volume 2
Il tesoro della letteratura - volume 2
Dal Seicento al primo Ottocento