4 - Accademie, caffè e giornali: la diffusione della cultura

Il Settecento in sintesi Per favorire la circolazione delle idee si creano nuovi spazi in cui le persone si riuniscono per confrontarsi su tutti gli argomenti, dalle questioni politiche ai gusti letterari: teatri, salotti e caffè diventano fondamentali luoghi di cultura. Per ampliare il numero degli interlocutori viene promossa la diffusione dei giornali. Grazie alla stampa si crea così un opinione pubblica in grado di influenzare le scelte politiche. Questo fenomeno avviene prima in Inghilterra e coinvolge soprattutto il ceto borghese. Gli intellettuali inglesi si fanno così portavoce degli interessi della borghesia: pubblicazioni come The Review , The Tatler e The Spectator orientano l opinione pubblica. In tutto il Settecento, in Italia i luoghi di diffusione culturale rimangono le accademie, fondamentali per stabilire collegamenti fra intellettuali dei vari Stati italiani. Nel corso del secolo, le accademie sono prima un privilegio riservato agli aristocratici, poi si aprono anche alla borghesia; da luoghi in cui si coltivano interessi puramente letterari esse si trasformano in spazi in cui coltivare il confronto delle idee su molteplici temi, dalla scienza alla critica sociale. 216 4 Accademie, caffè e giornali: la diffusione della cultura I nuovi spazi del sapere Come abbiamo visto, gli Illuministi sono convinti che il confronto e la condivisione delle idee favoriscano la ricerca delle soluzioni migliori in vista del fine ultimo dell attività intellettuale: l utilità sociale e la lotta contro quella che Cesare Beccaria definisce «la ruggine dei secoli . Per ampliare l accesso alla cultura e far sì che l istruzione non sia più appannaggio esclusivo dei ceti aristocratici, essi incentivano quindi la nascita e lo sviluppo di nuovi centri di incontro e aggregazione, che si affiancano a quelli tradizionali: teatri, salotti e caffè diventano i luoghi del sapere per eccellenza, epicentri di una civiltà fondata sull arte della conversazione, in cui si commentano gli eventi della politica e si discutono i gusti letterari. La stampa inglese e la nascita dell opinione pubblica Per raggiungere un numero più ampio di lettori, inoltre, gli Illuministi inglesi e francesi cominciano a ricorrere sistematicamente alla stampa e ai giornali, che conoscono una diffusione mai avuta prima. Si forma in questo modo, per la prima volta nella storia, un opinione pubblica in grado di esprimere il pensiero collettivo della società civile e di influenzare le scelte dei governi. Questa dimensione sociale della cultura si sviluppa dapprima in Inghilterra dove la formazione di un embrionale opinione pubblica risale già alla seconda metà del Seicento , non solo perché a Londra si aprono le prime coffee houses, nelle quali gli uomini importanti si ritrovano a sorseggiare tè o caffè liberi dalle etichette del rigido formalismo aristocratico, quanto perché le nuove idee filosofiche e politiche incontrano qui le aspirazioni e le rivendicazioni di una borghesia dinamica, che rappresenta una fetta sempre più ampia della società ed è desiderosa di farsi un idea sui più diversi argomenti, dal commercio alla politica, ai problemi che riguardano la collettività. a questo ceto che gli intellettuali inglesi si rivolgono, in particolare attraverso la carta stampata, facendosi portavoce dei suoi interessi: pubblicazioni quali The Review , fondata nel 1704 da Daniel Defoe, The Tatler , edita dal 1709 a cura di Richard Steele, e soprattutto The Spectator , il quotidiano nato nel 1711 su iniziativa dello stesso Steele e di Joseph Addison, diventano vere e proprie palestre di coscienza civica, orientando l opinione pubblica grazie a tirature sempre più ampie. Il panorama italiano: l evoluzione delle accademie In Italia, nel corso di tutto il secolo i principali luoghi di elaborazione e aggregazione culturale rimangono le accademie, che conservano un ruolo fondamentale nel garantire i legami tra le diverse aree della penisola e favorire la diffusione di un gusto comune al di là dei confini degli Stati. Si tratta di istituzioni di tipo aristocratico, che cominciano però ad aprirsi a un pubblico di estrazione borghese, fornendo tra l altro un canone estetico condiviso che condiziona mode e costumi. Lungo l arco del Settecento, le accademie conoscono una profonda evoluzione. A un attività esclusivamente letteraria si affiancano interessi sempre più vari, e da spazi per pochi intellettuali esse si trasformano in luoghi deputati al confronto delle idee e alla discussione di temi che spaziano dall indagine scientifica alla critica sociale. Assumendo una funzione attiva nella vita civile, anche gli intellettuali italiani si pongono l obiettivo di svecchiare le strutture tradizionali della società: è l iniziativa di accademie come quelle, entrambe milanesi, dei Pugni e dei Trasformati, o di quella fiorentina dei Georgofili, il cui raggio d azione esce dai ristretti confini della riflessione filosofico-letteraria per intervenire in ambito giuridico ed economico.

Il tesoro della letteratura - volume 2
Il tesoro della letteratura - volume 2
Dal Seicento al primo Ottocento