2 - L’individuo, la storia, la società

L epoca e le idee in sintesi L Illuminismo non è una teoria filosofica precisa, ma rappresenta un movimento culturale orientato al progresso e al miglioramento della società. 2 L individuo, la storia, la società Il cammino verso la felicità Più che un indirizzo filosofico preciso, l Illuminismo costituisce un orientamento culturale generale, finalizzato a promuovere idee e iniziative per migliorare la condizione umana e garantire il progresso civile. L intellettuale illuminista si fa sostenitore di battaglie politiche, progetta riforme, elabora teorie che abbiano una ricaduta immediata sulla gestione del potere, formula nuove interpretazioni del rapporto fra il cittadino e lo Stato. Convinto che l umanità moderna sia superiore a quella antica, egli si applica per renderla perfettibile e favorirne la felicità; ritiene questo compito non solo un diritto, ma anche un dovere, derivante dalla consapevolezza di poter cambiare il mondo, guidandolo verso quel benessere promesso dalle conoscenze scientifiche. Il sapere è quindi sempre rivolto a un applicazione concreta: la speculazione astratta è sostituita dalla ricerca dell utile, in una tensione costante a offrire proposte praticabili per una società migliore. Tra riforme e democrazia L Illuminismo in campo politico rifiuta l assolutismo e la teocrazia, sostenendo il concetto di Stato di diritto, fondato sul contratto sociale e sul riconoscimento dei diritti individuali. Il filosofo francese Charles-Louis de Montesquieu, nello Spirito delle leggi, afferma il principio della divisione dei poteri (legislativo, esecutivo e giudiziario), ancora oggi fondamento degli ordinamenti democratici. Il filosofo svizzero Jean-Jacques Rousseau esalta il mito dello stato di natura e parla di un contratto sociale per garantire a tutti i cittadini libertà e giustizia, contrastando egoismi e disuguaglianze. La sovranità del popolo è fondata sul principio della volontà generale, che deve guidare l esercizio del potere da parte del governo. Le teorie di Rousseau ispirano l ideologia democratica ed egualitaria della Rivoluzione francese. L Illuminismo e la politica In campo politico, pur con un ventaglio di soluzioni molto ampio, l Illuminismo rifiuta l assolutismo non mitigato dalla ragione e la teocrazia, cui contrappone l idea di uno Stato di diritto, fondato sull accordo tra i cittadini (il cosiddetto contratto sociale ) e non sull investitura divina dei governanti, oltre che sul riconoscimento dei diritti naturali alla vita, alla libertà, all uguaglianza, alla proprietà. Questa concezione dei diritti individuali, chiamata giusnaturalismo, ha le sue radici nel dibattito secentesco, ma acquista con l Illuminismo una valenza nuova e del tutto laica. La divisione dei poteri in Montesquieu Opera fondamentale del pensiero politico illuminista è Lo spirito delle leggi (1748) del francese Charles-Louis de Montesquieu (1689-1755). A partire da un approccio empirico che considera le diverse condizioni (culturali, economiche, climatiche) in cui si formano i singoli sistemi legislativi, egli descrive gli effetti negativi del dispotismo e ne individua un antidoto nel principio della divisione dei poteri dello Stato (legislativo, esecutivo e giudiziario): una conquista ancora oggi alla base del liberalismo democratico. La democrazia di Rousseau Mentre Montesquieu pensa a un governo moderato e guarda all Inghilterra liberale, modello di monarchia costituzionale lontana da ogni possibile degenerazione dispotica, un altro grande pensatore politico illuminista, il ginevrino Jean-Jacques Rousseau (1712-1778), promuove una visione politica ben più radicale. Idealizzando la purezza originaria dello stato di natura (è con lui che si sviluppa il mito del buon selvaggio , individuo che vive in una condizione primitiva ma è molto più felice dell uomo civilizzato), egli propone un contratto sociale che permetta di evitare l egoismo e la disuguaglianza originate dallo sviluppo della società moderna: occorre contrastare il dominio dei forti sui deboli, garantito soprattutto dalla proprietà privata, ed eliminare le invidie e la competizione, assicurando a tutti i cittadini libertà e giustizia. Fondamento del nuovo patto civile è il principio della volontà generale, con cui si esprime la sovranità di tutto il popolo e non l insieme dei singoli interessi particolari. Quale che sia la sua forma ma la preferenza di Rousseau va alla repubblica il governo non detiene altro che una delega all esercizio del potere da parte del popolo, revocabile qualora la volontà generale non sia rispettata. Andando ben oltre l auspicio di un assolutismo temperato e di una moderata prospettiva di riforme, la riflessione di Rousseau costituirà la base ideologica delle componenti più democratiche ed egualitarie della Rivoluzione francese. 209

Il tesoro della letteratura - volume 2
Il tesoro della letteratura - volume 2
Dal Seicento al primo Ottocento