Le quattro fasi della scrittura per le scene

William Shakespeare in sintesi Non esistono manoscritti e opere pubblicate a stampa da Shakespeare. I suoi testi nascono come copioni per rappresentazioni teatrali, spesso modificati e pubblicati, talvolta clandestinamente, dopo la messa in scena. Il problema editoriale I drammi di Shakespeare non nascono come testi firmati dall autore, ma come copioni privi di suddivisione in atti e in scene. La compagnia li modifica nel corso delle recite e ne è a tutti gli effetti la proprietaria, mentre la pubblicazione avviene soltanto dopo la rappresentazione, spesso clandestinamente e in forma rimaneggiata. Non stupisce dunque l assenza di manoscritti e di versioni a stampa autorizzate da Shakespeare. La costituzione dell insieme delle opere shakespeariane è il frutto di un intenso lavoro della critica, iniziato nel XVIII secolo e tuttora in corso. Il catalogo attuale Attualmente il catalogo è composto da 37 drammi, oltre che da alcune composizioni poetiche scritte nell ultimo decennio del Cinquecento, in un breve periodo di chiusura dei teatri a causa della peste: 2 poemetti narrativi (Venere e Adone, 1592-1593; Lucrezia violentata, 1593-1594 T2) e 154 sonetti costruiti in modo originale sul modello petrarchesco, dominante nel Rinascimento inglese. la parola Il catalogo ufficiale, tuttora oggetto di studio da parte della critica, comprende 37 opere teatrali, 2 poemetti narrativi e 154 sonetti. cosiddetto First Folio, pubblicato sette anni dopo la sua morte, nel 1623, e curato da due attori suoi colleghi, John Heminge e Henry Condell: la loro suddivisione delle opere in tragedie, commedie e drammi storici è tuttora valida. In quarto e in folio In bibliologia si dice in quarto il formato di volume più in uso nel Quattrocento, composto da fogli di stampa piegati due volte per ottenere 8 pagine (che corrispondono, nel linguaggio tipografico, a una segnatura a ottavo). Attualmente si considerano in quarto le edizioni di altezza compresa tra 28 e 38 cm. invece denominato in folio il formato di un libro i cui fogli di stampa risultino piegati una volta sola, in modo che ciascuno di essi presenti quattro facciate. Nell uso moderno l in folio, indipendentemente dal numero di piegature, misura come minimo 40 cm di altezza e 26 di larghezza. Le quattro fasi della scrittura per le scene La produzione teatrale di Shakespeare è divisibile in quattro fasi. Nella prima fase, considerata un periodo di formazione, emerge già la scelta dell autore di privilegiare rappresentazioni di tipo non realistico, con la presenza di elementi soprannaturali e il libero impiego del tempo e dello spazio rispetto alle regole del teatro classico. Risalgono alla seconda fase (fino ai primi anni del Seicento) alcuni suoi capolavori, tra cui Romeo e Giulietta. Nella terza fase (1600-1611 ca.), oltre ai drammi romani, spiccano le sue tragedie più famose, Amleto, Otello, Macbeth e Re Lear. La prima fase: l apprendistato Per comodità, si è soliti suddividere la carriera di Shakespeare in quattro fasi. La prima, compresa tra la fine degli anni Ottanta e l inizio degli anni Novanta del Cinquecento, è considerata il periodo di apprendistato. Il giovane autore si va formando su alcuni generi allora in voga: elabora gli elementi truculenti delle tragedie latine di Seneca imperniate sul tema del potere (Tito Andronico) e porta in scena le cronache che in quegli anni ricostruivano la storia d Inghilterra con l intento di presentare l assolutismo come l unica soluzione all anarchia delle guerre civili (Riccardo III, Riccardo II). In questa varietà di temi e di generi, il tratto comune è costituito dall indifferenza verso una rappresentazione impostata su criteri di realismo, in continuità con la tradizione del dramma medievale. Questa caratteristica, che diverrà parte integrante dello stile di Shakespeare, è evidente nella presenza del soprannaturale e nel trattamento spregiudicato del tempo e dello spazio, senza riguardo per i rigidi criteri classici le cosiddette unità aristoteliche in base ai quali l azione scenica doveva svolgersi in un tempo limitato e in un unico luogo. Le fasi centrali: i grandi capolavori Alla seconda fase (gli ultimi anni del Cinquecento e i primi del Seicento), che vede Shakespeare attivo con la compagnia dei Lord Chamberlain s Men ( Uomini del Lord Ciambellano ), risalgono Romeo e Giulietta, Il mercante di Venezia e l Enrico V, oltre che alcune commedie di grande leggerezza come Sogno d una notte di mezza estate, mutuate dal gusto italiano per il gioco del travestimento e gli equivoci del linguaggio. La terza fase (corrispondente all incirca al primo decennio del Seicento), in cui è impegnato con i King s Men presso il Globe Theatre, comprende i drammi romani (Giulio Cesare, Antonio e Cleopatra), le grandi tragedie (Amleto, Otello, Macbeth, Re Lear) e le dark 151

Il tesoro della letteratura - volume 2
Il tesoro della letteratura - volume 2
Dal Seicento al primo Ottocento