Il tesoro della letteratura - volume 2

Il Seicento 135 140 visse dopo quello in cui aveva fatto testamento, ebbe a svenire molto spesso. La casa era tutta in subbuglio, ma, ciò nonostante, la nipote mangiava, la governante beveva e Sancho Panza se la godeva, perché il fatto di ereditare cancella un po o attenua il rimpianto e la pena che è naturale che il morto lasci. Infine, dopo che don Chisciotte ebbe ricevuto tutti i sacramenti ed esecrato15 con molte ed efficaci parole i libri di cavalleria, giunse la sua ultima ora. Si trovò presente il notaio, e disse di non aver mai letto in nessun libro di cavalleria che alcun cavaliere errante fosse morto nel suo letto così tranquillamente e così cristianamente come don Chisciotte; il quale, fra il compianto e le lacrime di coloro che si trovavano lì, esalò il suo spirito: vale a dire che morì. 15 esecrato: maledetto, ripudiato. Dentro il TESTO L atmosfera di bilancio esistenziale I contenuti tematici Il baccelliere cerca di spingere don Chisciotte verso occupazioni più normali , come la vita pastorale (r. 13), giacché quel tipo di esperienza si esprimeva in una produzione letteraria (il romanzo pastorale) giudicata evidentemente meno pericolosa di quella cavalleresca: insomma, un altra forma di pazzia libresca, ma tutto sommato non così grave. Eppure il protagonista è ormai proiettato in un altra dimensione, non più di eroismo, bensì di bilancio esistenziale. La febbre lo risana dalla follia e lo dispone ad affrontare l ultimo viaggio con serena lucidità. L abiura della fede cavalleresca Egli manifesta un autocoscienza del cambiamento che si è operato in lui e della prima origine del proprio male: Ormai ho il giudizio libero e chiaro, senza le ombre calignose dell ignoranza in cui me l aveva avvolto l incresciosa e continua lettura dei detestabili libri di cavalleria (rr. 36-38). Quella compiuta da don Chisciotte in punto di morte è una vera e propria abiura, cioè un abbandono completo e senza remore della fede cavalleresca: Ormai sono nemico di Amadigi di Gaula e di tutta l infinita caterva della sua stirpe (rr. 50-51). La fine dei sogni Per il medico, la morte inevitabile di don Chisciotte giunge a causa dell abbattimento e dei dispiaceri (r. 23), vale a dire per la fine dei suoi sogni di onore e di gloria. Vicino al momento estremo, il cavaliere, dopo essere vissuto da pazzo, ora vuole spirare da savio. Tuttavia è come se, in tal modo, perdesse la propria identità. Ed è per questo che l unica scelta che gli resta è la fine, mesta e pensosa conclusione di un esistenza (e di un libro) trascorsa alla ricerca di un alternativa alla meschina ragionevolezza del mondo. Verso le COMPETENZE COMPRENDERE 1 Che cosa dispone don Chisciotte nel testamento? 2 Quali sono le caratteristiche del marito che l hidalgo desidererebbe per sua nipote? ANALIZZARE 3 In quali punti del testo si può rilevare l ironia del narratore? 4 Individua nel brano la presenza di un motivo metaletterario e spiegane il significato in relazione all intero romanzo. 144 INTERPRETARE 5 Confronta questo brano con gli altri due antologizzati e spiega per quali aspetti il tono generale del testo può essere definito diverso. 6 In che modo la morte di don Chisciotte suggella la sua vicenda personale? Ti sembra che essa avvenga all insegna di una vittoria o di una sconfitta? Motiva la tua risposta.

Il tesoro della letteratura - volume 2
Il tesoro della letteratura - volume 2
Dal Seicento al primo Ottocento