Geo ATTUALITÀ - Libia, uno "Stato falito"

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Libia, uno “Stato fallito”

Da diversi anni i mezzi di comunicazione riportano notizie allarmanti provenienti dalla Libia: scontri tra gruppi armati rivali, attentati, e soprattutto centinaia di rifugiati che tentano di raggiungere le coste italiane e di altri Paesi europei. Gli esperti hanno definito la Libia uno “Stato fallito”, cioè un Paese in cui non esiste più un’autorità centrale.

Ma come si è arrivati a questo punto? La Libia era governata da Muhammar Gheddafi, che aveva preso il potere con un colpo di Stato nel 1969. Gheddafi guidava il Paese con il pugno di ferro e si era reso responsabile di numerose violazioni dei diritti umani. La sua dittatura era però riuscita a tenere unite le varie anime del Paese, diviso in decine di gruppi tribali in competizione tra loro.

Tra la fine del 2010 e l’inizio del 2011 le proteste della “primavera araba” (Geo Attualità, p. 190) hanno interessato anche la Libia, dove le manifestazioni sono però degenerate in una sanguinosa guerra civile: i gruppi tribali si sono organizzati in milizie e hanno attaccato l’esercito governativo. La dura repressione scatenata da Gheddafi ha portato diversi Paesi, tra cui Stati Uniti, Francia e Italia, a schierarsi con gli oppositori e a intervenire militarmente.

L’intervento internazionale è stato determinante per la vittoria dei ribelli, che hanno conquistato la capitale Tripoli, e per la deposizione di Gheddafi, rimasto ucciso durante la sua cattura (20 ottobre 2011).

Alla caduta del regime, il potere è stato trasferito a un Consiglio nazionale di transizione, che avrebbe dovuto guidare il Paese verso la democrazia. Le varie milizie si sono però rifiutate di deporre le armi e hanno cominciato a scontrarsi tra loro.

Le elezioni indette nel 2012 non hanno portato alla nomina di un Governo unitario e la Libia si è spaccata in due parti, con due Governi rivali: da una parte il Parlamento di ispirazione islamica con sede a Tripoli, nella regione occidentale della Tripolitania; dall’altra quello laico con base a Tobruk, città costiera nella regione orientale della Cirenaica.

Nel 2016 è nato, grazie all’intensa opera di mediazione dell’ONU, un terzo Governo di conciliazione nazionale con l’obiettivo di riunificare il Paese. Finora però non tutte le milizie e i gruppi politici libici hanno riconosciuto la sua autorità e la situazione rimane delicata.

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