Oggi l’India è il secondo Paese più popoloso del mondo, superato solo dalla Cina. Tuttavia, a differenza di quanto accade in Cina, dove la crescita della popolazione si è quasi arrestata, l’aumento della popolazione indiana non accenna a rallentare.
Questa prospettiva mette l’India di fronte a sfide senza precedenti. Sfamare quasi 2 miliardi di persone sarebbe un’impresa difficile anche per un Paese dall’economia avanzata, ma in India gran parte dell’agricoltura è ancora condotta con strumenti e metodi arretrati. Basti pensare che una parte consistente dei contadini indiani vive ancora in piccoli villaggi e pratica un’agricoltura di sussistenza, usando mezzi a trazione animale. Se vorrà continuare a prosperare, l’India dovrà intraprendere una vera e propria rivoluzione agricola basata sulla meccanizzazione e l’aumento delle rese.
L’altra grande sfida da affrontare è sul piano ambientale. Nel 2015 il Primo Ministro indiano Narendra Modi ha dichiarato che oltre 400 milioni di indiani vivono in completa povertà senza i servizi di base, come l’acqua potabile e l’energia elettrica. È un dovere del Governo, ha proseguito il Ministro, migliorare le condizioni di vita degli abitanti di queste baraccopoli.