Osserva la carta fisica dell’Europa (Atlante, pp. 22-23): l’Artico a nord, l’immenso Oceano Atlantico a ovest e il Mar Mediterraneo a sud, tante isole e penisole, una costa lunga e frastagliata, varie catene montuose e ampie pianure, numerosi fiumi e laghi e così via. Tutti questi elementi fanno sì che l’Europa sia caratterizzata da paesaggi e ambienti molto diversi tra loro, nonostante la sua estensione relativamente ridotta. Con una superficie che supera di poco i 10 milioni di chilometri quadrati (circa 34 volte la superficie dell’Italia), il nostro continente rappresenta infatti meno del 7% delle terre emerse del pianeta: è grande come circa un quarto dell’Asia o dell’America, come un terzo dell’Africa e poco più di due terzi dell’Antartide; tra i continenti, solo l’Oceania è meno estesa.
Come vedremo nelle prossime Unità, una tale varietà in così “poco” spazio si deve soprattutto al fatto che zone diverse del continente hanno avuto una storia geologica differente e nel tempo sono state modellate da forze diverse. Vedremo per esempio che la parte più settentrionale dell’Europa è quella più antica, dove i rilievi sono stati “consumati” dalla pioggia, dal vento e dal movimento dei ghiacciai per milioni e milioni di anni, mentre nella parte meridionale si trovano montagne più “giovani”, quindi in genere più alte e impervie. Scopriremo che in pianura i fiumi possono disegnare percorsi più lunghi, mentre dove i rilievi si affacciano sul mare in genere hanno corsi brevi. E impareremo che i ghiacciai, oltre a “piallare” le montagne più antiche, hanno in molti luoghi scavato il terreno, creando grandi conche che oggi sono valli o laghi. Infine, vedremo come tutti questi elementi diversi contribuiscano a influenzare il clima delle varie regioni, e quindi l’ambiente naturale che le caratterizza.
Vivere in Europa significa poter conoscere una grande varietà di paesaggi e ambienti senza dover percorrere distanze troppo lunghe: molte scoperte affascinanti sono alla nostra portata!