Il continente Europa

CONOSCO

Il continente Europa

Nel linguaggio della geografia il termine continente indica una terraferma di grandissima estensione interamente circondata dalle acque di oceani e mari.

Osservando il planisfero, cioè la rappresentazione piana della superficie terrestre (Atlante, pp. 20-21), puoi notare che a questa definizione corrispondono l’America (quella Settentrionale e quella Meridionale formano un unico continente), l’Africa, l’Oceania, l’Antartide e… l’Eurasia, vale a dire l’Europa e l’Asia insieme. A differenza degli altri continenti, infatti, Europa e Asia non sono separate da oceani o mari, ma costituiscono un’unica estesissima terraferma, un solo blocco continentale che ha anche una storia geologica in parte comune.

LA DISPOSIZIONE DEI CONTINENTI DIPENDE DALLA deriva dei continenti

La disposizione dei continenti che possiamo osservare oggi su un planisfero o attraverso le immagini satellitari è il risultato di un processo iniziato centinaia di milioni di anni fa, chiamato deriva dei continenti e dovuto alla struttura interna del nostro pianeta (Atlante, p. 28): la parte più esterna della Terra, formata dalla crosta terrestre e dallo strato superiore, rigido, del mantello, è infatti suddivisa in enormi placche, o zolle, che “galleggiano” su uno strato sottostante del mantello che si comporta come un fluido. I movimenti e l’attività di questo strato fanno sì che le placche si spostino, si allontanino e si avvicinino incessantemente, modificando la disposizione delle terre emerse e, come vedremo, determinando la formazione dei rilievi. La teoria che spiega queste dinamiche è la tettonica delle placche (dal greco tekton = costruttore) o delle zolle.

Secondo gli studiosi, circa 250 milioni di anni fa esisteva un solo grandissimo continente, chiamato Pangea, circondato da un oceano detto Panthalassa (disegno A).

Gradualmente, in qualche decina di milioni di anni, il movimento delle placche produsse un primo sistema di fratture, separando una massa continentale a nord, detta Laurasia (che comprendeva l’America del Nord e l’Eurasia), e una massa continentale a suddetta Gondwana (America del Sud, Africa, Antartide, Australia e India), divise da un braccio di mare chiamato Tetide (disegno B).

Dopo altre decine di milioni di anni (all’incirca 130 milioni di anni fa), America del Nord ed Eurasia cominciarono a differenziarsi, mentre America del Sud, Africa e Antartide erano ormai completamente staccate (disegno C).

Da allora l’incessante movimento delle masse continentali ha portato alla forma e alla disposizione dei continenti attuali: ha staccato nettamente l’America del Nord dall’Eurasia, saldandola all’America del Sud, ha separato l’Australia dall’Antartide e ha portato l’India a contatto con l’Asia. Europa e Asia hanno invece continuato a restare unite (disegno D).

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I confini dell’Europa SONO SIA GEOGRAFICI SIA CULTURALI

Come abbiamo visto, l’Europa è un continente particolare, perché non è interamente circondato dal mare ma è “attaccato” a un altro continente, l’Asia, come se fosse una sua estesissima penisola. Se infatti i confini dell’Europa sono netti e segnati dalle acque a nord (Mar Glaciale Artico), a ovest (Oceano Atlantico) e a sud (Mar Mediterraneo e Mar Nero), a est la questione del confine con l’Asia è molto più complessa.

A differenziare i due continenti, infatti, più che elementi geografici, sono soprattutto fattori storici e culturali, legati ai popoli che li hanno abitati: per questo i confini tra Europa e Asia sono fissati in gran parte per convenzione, cioè sulla base di considerazioni condivise da un certo numero di geografi. Come puoi vedere osservando la carta sotto, in base a questo accordo il confine viene fatto coincidere con la lunga catena dei Monti Urali, il fiume Ural, il Mar Caspio e la regione del Caucaso, dove però alcuni geografi considerano come linea divisoria la depressione formata dai fiumi Kuma e Mayč tra il Mar Nero e il Mar Caspio, mentre altri il crinale dell’omonima catena montuosa, poco più a sud. Oltre a una notevole lunghezza (1200 chilometri) la catena del Caucaso vanta anche alcune cime elevate: il Monte Elbrus raggiunge i 5642 metri e altre tre vette superano i 5000. Poiché molti geografi (e molti alpinisti) considerano tutta la catena del Caucaso come territorio europeo, il Monte Elbrus andrebbe allora considerato il più alto d’Europa, a scapito del “nostro” Monte Bianco (4807 metri; vedi p. 26).

Sulla base di valutazioni e criteri politici, infine, negli ultimi anni anche le Repubbliche caucasiche e la Turchia sono considerate da alcuni geografi come “europee”.

Geo STORIA

Europa… mitica

Il nome Europa ha radici molto antiche. Per gli studiosi deriverebbe da ereb, termine con cui i popoli della Mesopotamia (l’odierno Vicino Oriente, in Asia quindi) indicavano il tramonto e l’oscurità: per loro, infatti, le terre europee, situate più a ovest, erano quelle verso cui tramontava il Sole.

Sono tanti i miti dell’antichità greca che parlano di personaggi chiamati Europa, e tutti rinviano in qualche modo all’Asia. Il più noto, raffigurato anche in molte opere d’arte (nella foto, un mosaico romano), è quello in cui il dio greco Zeus si trasforma in toro per rapire una giovane principessa fenicia (quindi asiatica) di nome Europa e portarla a Creta, l’isola greca considerata una delle culle della cultura europea.

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La Penisola Italiana è un territorio giovane

Sulla carta fisica dell’Europa (Atlante, pp. 22-23) puoi facilmente riconoscere il profilo della Penisola Italiana, allungata nel Mar Mediterraneo e percorsa dalla catena degli Appennini, con le due grandi isole della Sardegna e della Sicilia; e puoi anche individuare chiaramente l’arco formato dalla catena delle Alpi, che si innalza a nord della Pianura Padana.

L’Italia è situata nella parte meridionale del continente europeo, quella di formazione più recente. Si tratta quindi di un territorio giovane, che si trova dove un tempo si estendeva il grande mare primordiale che separava Africa ed Eurasia, la Tetide. Nel corso di milioni di anni, in questo mare sono comparse via via nuove terre, come conseguenza dell’attività del magma che riemergeva dalle profondità del nostro pianeta e del movimento delle grandi placche su cui poggiano le terre emerse.

Le terre “italiane” più antiche hanno un’età superiore ai 500 milioni di anni, ma sono poco estese (si trovano nel sud-ovest della Sardegna e nelle Alpi Carniche); la maggior parte del territorio italiano ha visto la luce a partire da “soli” 100 milioni di anni fa. Si dovette aspettare la formazione delle Alpi (a partire da 60 milioni di anni fa) e degli Appennini (da circa 40 milioni di anni fa) perché la struttura dei rilievi della penisola diventasse un po’ più simile a quella che vediamo nella nostra epoca.

L’Italia come la conosciamo oggi, con le sue montagne, le sue vallate, le sue colline e pianure, è stata 

però modellata in tempi ancora più recenti dalla continua attività di erosione dei rilievi, da eruzioni vulcaniche e terremoti, dal movimento di antichi ghiacciai nel periodo delle glaciazioni (quindi da poche decine o centinaia di migliaia di anni), dal continuo contatto tra la placca euroasiatica e quella africana (tra i cui margini si trova appunto la nostra penisola).

Tutti questi fenomeni e la “giovinezza” del territorio del nostro Paese, oltre alla sua particolare posizione protesa nel Mediterraneo, sono all’origine dei tanti paesaggi diversi che caratterizzano la Penisola Italiana e che la rendono una meta visitata e apprezzata da viaggiatori di tutto il mondo. Per chi ci abita, quindi, sarebbe davvero un peccato non conoscerla come merita!

GUIDA ALLO STUDIO

Geo CONCETTI CHIAVE

1 Che cos’è un continente?

2 Quale processo ha portato alla formazione dei continenti attuali?

3 Quali sono i confini dell’Europa?

4 Quando si è formata la Penisola Italiana?

Geo WORDS

Continente / Continent • Deriva dei continenti / Continental drift • Tettonica delle placche / Plate tectonics

Ad alta quota - volume 1
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L’Italia e l’Europa