Noi, la famiglia e la società

TROVO LE RELAZIONI

Noi, la famiglia e la società

L’organizzazione della famiglia è un fondamentale aspetto della società che può essere influenzato da moltissimi fattori – geografici, storici, economici e culturali – e che nel tempo ha vissuto grandi cambiamenti.

LE FORME DELLA FAMIGLIA DIPENDONO DALL’ECONOMIA E DALLA CULTURA

Tutti gli aspetti della vita quotidiana di una persona sono strettamente legati al suo rapporto con il territorio che la circonda, alla storia e alle consuetudini della società in cui vive. Perfino la struttura della famiglia è stata molto diversa a seconda dell’epoca e dei luoghi. Nell’Europa dei secoli scorsi, per esempio, le famiglie dei contadini proprietari della terra che lavoravano erano molto diverse a seconda di un aspetto apparentemente poco importante: le leggi che regolavano le eredità.

Nelle regioni dove la legge imponeva, alla morte dei genitori, di dividere tutto il patrimonio egualmente tra i figli, le famiglie erano di tipo nucleare: ciascun figlio ereditava una parte del terreno e vi si stabiliva solo con la moglie e i figli. Nelle regioni dove invece esisteva il diritto di primogenitura, cioè tutto il patrimonio andava per legge al figlio maggiore, le famiglie erano di tipo allargato: nonni, nipoti, fratelli e zii vivevano insieme e lavoravano il terreno indiviso.

LA FAMIGLIA ITALIANA è molto cambiata DAL DOPOGUERRA A OGGI

 La fine della Seconda Guerra Mondiale, nel 1945, segnò un importante punto di svolta per le famiglie italiane. Prima della guerra di solito ci si sposava e si mettevano al mondo figli molto presto. La speranza di vita era infatti più breve rispetto a oggi e quindi si “invecchiava prima”. Si sceglieva di avere più figli, perché la mortalità infantile era più alta e c’erano molte probabilità che non tutti i figli di una coppia riuscissero a sopravvivere fino all’età adulta.

Nel dopoguerra, la crescita economica e il miglioramento delle condizioni di vita hanno indotto le coppie a sposarsi e ad avere figli più tardi, e le famiglie divennero meno numerose.

 Ma come sono oggi le famiglie italiane? Nel 1946 il numero medio di figli per donna era circa 3, contro 1,3 di oggi, anche a causa del fatto che si diventa madri in età più avanzata (in media intorno ai 32 anni). Nelle famiglie i genitori sono quindi sempre più anziani e aumentano i figli unici.

Nel 2016 il 16% dei ragazzi italiani viveva con uno solo dei genitori e il 32% delle famiglie era formato da coppie (non tutte sposate) senza figli. Sono sempre più numerose le famiglie multietniche: oltre il 20% dei bambini nati nel 2017 (più di 100 000 fiocchi azzurri e rosa) ha almeno un genitore straniero.

Geo STORIA

La donna nella famiglia italiana

In passato le famiglie italiane avevano solitamente un’organizzazione di tipo patriarcale, vale a dire che l’autorità era esercitata dall’uomo più anziano, il “padre di famiglia”. In molti casi il ruolo della donna era limitato alla sfera domestica.

Nel secondo dopoguerra ci furono importanti conquiste sulla strada dell’emancipazione femminile e della parità di genere: nel 1945, per esempio, le donne ottennero finalmente il diritto di voto.

Negli anni successivi alcuni passi fondamentali segnarono dei cambiamenti significativi per il ruolo della donna nella famiglia e nella società e per la sua libertà di scelta: per esempio, le leggi che resero legale il divorzio (1970) e l’interruzione volontaria di gravidanza (1978).

Ad alta quota - volume 1
Ad alta quota - volume 1
L’Italia e l’Europa