Che cos’è la città?

CONOSCO

Che cos’è la città?

Nella sua storia il genere umano ha sempre cercato di adattarsi ai diversi ambienti naturali e di modificarli per abitarci meglio, creando degli insediamenti.

La città è un tipo di insediamento stabile con un’alta concentrazione di abitazioni, negozi, scuole, uffici e servizi. Più di metà della popolazione mondiale vive oggi nelle città.

L’uomo ha costRuito DIVERSI TIPI DI insediamenti

Le caratteristiche del territorio e del clima, dei materiali da costruzione disponibili, degli strumenti e delle tecniche di costruzione hanno portato l’uomo ad abitare in modi di volta in volta diversi e quindi a costruire diversi tipi di insediamenti.

Possiamo distinguere tra insediamenti temporanei, tipici delle popolazioni nomadi, e insediamenti permanenti, che occupano un luogo in modo stabile.

Inoltre si riconoscono insediamenti sparsi, se le abitazioni sorgono isolate e dislocate su un territorio vasto, e insediamenti accentrati, quando molte abitazioni sorgono una a ridosso dell’altra per formare un nucleo più o meno esteso.

Diversi tipi di insediamenti accentrati possono esistere a seconda del numero di persone che li abitano e delle dimensioni che assumono: si va dal villaggio in cui vivono poche decine di abitanti fino alla metropoli abitata da milioni di persone.

la città si distingue per funzioni e servizi

Che cos’è una città? Un centro abitato piuttosto esteso e con un elevato numero di abitanti non basta a definire una città. Ci sono infatti centri abitati di dimensioni modeste che vengono considerati città a tutti gli effetti (per esempio Isernia, nel Molise, che conta meno di 22 000 abitanti), mentre ce ne sono altri, con una popolazione più numerosa, che non possono essere considerati città a tutti gli effetti perché quasi completamente dipendenti da una metropoli vicina.

I geografi sono concordi nel definire città solo i centri abitati che svolgono in misura articolata e consistente alcune funzioni fondamentali, come la produzione di beni, lo scambio commerciale, l’organizzazione politica, amministrativa e giudiziaria, e che offrono servizi sociali, economici e culturali di un certo livello. Infatti, mentre i servizi più comuni (negozi, scuole elementari e medie, ufficio postale ecc.) sono diffusi anche nei paesi, i servizi più specializzati (ospedali, università, musei, teatri, grandi centri commerciali) si trovano tutti insieme solo nelle città, o nelle loro immediate vicinanze, e vengono utilizzati anche dagli abitanti dei centri minori vicini.

Quando la città di riferimento ha un elevato numero di abitanti e assume un’importanza particolare per un ampio territorio circostante viene chiamata metropoli, e l’intera zona che ne dipende è detta area metropolitana.

Se una zona è densamente abitata, può succedere che più città vicine crescano fino a risultare strettamente collegate tra loro da vie e mezzi di comunicazione, senza che si riesca quasi più a capire dove finisce una e dove inizia l’altra: si parla allora di conurbazione, cioè di un sistema urbano composto da varie città di importanza più o meno equivalente.

Un caso simile è quello della megalopoli, che costituisce un altro esempio di sistema urbano composto da diverse aree metropolitane più o meno vicine, con decine di città collegate da grandi e trafficatissime vie di comunicazione, che insieme rappresentano un estesissimo polo di servizi a disposizione di un grande numero di persone e di aziende.

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Geo STORIA

Gli insediamenti rurali in Italia

Poco meno di un terzo della popolazione italiana risiede in insediamenti diversi dalle città, concentrati soprattutto nelle aree agricole o montane. Nelle campagne la forma ancora oggi prevalente di questi insediamenti dipende dai diversi modi in cui nel passato era organizzata l’attività agricola.

Nella Pianura Padana, dove la proprietà era gestita in modo da ottenere la massima resa dai campi coltivati ed era quindi richiesta una presenza costante e abbondante di manodopera, la struttura più diffusa era la cascina (nella foto); si trattava di una grande fattoria in cui risiedevano numerose famiglie contadine alle dipendenze del proprietario terriero.

Nell’Italia Centrale appezzamenti meno estesi chiamati poderi erano coltivati da singole famiglie contadine che abitavano in fattorie più piccole, i casolari.

Al Sud la diffusione del latifondo, cioè di proprietà molto vaste coltivate soprattutto a cereali, con scarsi investimenti e bassa resa, richiedeva una presenza ridotta di manodopera, se non nei momenti intensi del lavoro (per esempio il raccolto); si avevano così fattorie di medie dimensioni, le masserie, in cui abitavano le poche famiglie contadine alle dirette dipendenze dei proprietari, e radi ma popolosi borghi rurali, dove risiedevano i lavoratori stagionali.

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La città ha specifiche funzioni

Come abbiamo visto, un centro abitato è tanto più importante, e quindi può essere definito città, quante più sono le funzioni che svolge. Vediamo le principali tra esse, poi prova ad associarle alle fotografie in basso.

  • Funzione residenziale: la città garantisce ai suoi abitanti gli spazi in cui abitare e i servizi indispensabili per vivere in modo dignitoso.
  • Funzione politica e amministrativa: è svolta dalla capitale di uno Stato, dai capoluoghi di regione o di provincia e, in minor misura, dai comuni. Qui si trovano gli uffici che provvedono alle necessità dei cittadini (sanità, istruzione, lavoro), i tribunali che amministrano la giustizia, i commissariati di polizia e le stazioni dei carabinieri che tutelano la sicurezza e l’ordine pubblico.
  • Funzione economica e commerciale: è assicurata dalla presenza di attività che offrono opportunità di lavoro e disponibilità di beni e servizi a molte persone, come banche, uffici, negozi e centri commerciali, complessi industriali (che oggi sorgono perlopiù fuori dalle aree abitate, in zone appositamente attrezzate). Questa funzione è resa possibile anche dalla presenza di una rete di vie di comunicazione che fa capo alla città e che permette il rapido spostamento di merci e persone.
  • Funzione educativo-culturale: è assicurata dalla presenza di università e scuole specializzate e dal patrimonio storico-artistico, dai musei, dalle biblioteche, dai teatri e, in genere, da tutte le attività culturali.

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Lo spazio urbano è organizzato in base alle funzioni

Hai mai fatto il giro della tua città o di quella più vicina al luogo in cui abiti? È un’occasione utile per capire come è organizzato uno spazio urbano.

  • Molte città italiane ed europee hanno origini antiche e si sono sviluppate attorno al loro nucleo originario, che è per questo denominato centro storico. Di solito nel centro storico si trovano una o più piazze importanti, la cattedrale o la chiesa principale, edifici antichi e prestigiosi, il municipio e i palazzi del potere politico, negozi eleganti, luoghi di ritrovo, banche ecc. Le vie sono spesso strette, non adatte al traffico dei veicoli a motore e le case sono riunite in isolati compatti.
  • A mano a mano che ci si allontana dal centro, la città cambia aspetto: ci si inoltra nella zona residenziale, dove le strade e le piazze si fanno più ampie, le case appaiono più distanziate fra loro e sono di grandi dimensioni, ci sono negozi, scuole, giardini, chiese, ospedali.
  • Procedendo ancor più verso l’esterno si incontra la periferia, la zona della città che è in continua espansione: è qui che vengono costruiti nuovi quartieri residenziali, centri commerciali, grandi edifici per uffici e insediamenti industriali.
  • Ogni città ha anche una sua estensione sotterranea, che comprende varie reti: quella fognaria, quella di distribuzione del gas e dell’energia elettrica, quella dell’acquedotto e quella dei cavi telefonici e delle telecomunicazioni (come la fibra ottica per la connessione veloce a Internet). In molte grandi città, sottoterra viaggiano i treni delle linee metropolitane.

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La pianta racconta la storia di una città

La pianta di una città, cioè il modo in cui si dispongono e si incrociano le sue vie, può rivelare molto dell’origine e della storia della città stessa. I centri abitati non sono mai sorti a caso, ma in un sito capace di garantire agli abitanti le migliori condizioni di vita e adatto alle attività che intendevano svolgervi. Molte città antiche sono sorte in luoghi importanti dal punto di vista ambientale, strategico o commerciale, per esempio su versanti montani esposti al sole o sulla cima di colli o promontori da cui potevano dominare il territorio sottostante, sottraendosi al contempo all’ambiente umido e malsano della pianura e alle inondazioni dei fiumi nel fondovalle; oppure al centro di aree agricole fertili, lungo un corso d’acqua, in prossimità di porti marittimi o fluviali, all’incrocio di importanti vie di comunicazione. Numerose città di oggi, infine, sorgono sul sito di antichi accampamenti militari o di antichi mercati.

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La concentrazione di persone e attività può provocare problemi

Le città, come abbiamo visto, offrono opportunità di lavoro, di studio e di svago a molte persone, ma soffrono anche di numerosi problemi legati proprio all’alta concentrazione di popolazione e di attività. Non è facile trovare soluzioni sempre efficaci per organizzare i movimenti di così tante persone, per trasportare la grande quantità di merci di ogni genere che entra ed esce dalla città, per smaltire le tonnellate di rifiuti prodotti, per coordinare e trovare spazi adeguati alle diverse attività e funzioni.

Il pendolarismo, cioè lo spostamento quotidiano di chi lavora o studia in città abitando però in periferia o nel territorio circostante, causa per esempio un aumento del traffico che blocca le vie di comunicazione e produce inquinamento atmosferico e acustico. Per ovviare a questa situazione occorre una buona organizzazione della rete dei trasporti pubblici.

L’inquinamento è dovuto in parte anche all’alta densità abitativa, cioè all’alto numero di abitanti per chilometro quadrato, che comporta il consumo di enormi quantità di energia e di risorse naturali, per esempio per riscaldare le case.

Nelle città di grandi dimensioni è inoltre difficile garantire a tutti i residenti i servizi e gli spazi adeguati: spesso, per esempio, nelle zone periferiche nascono grandi quartieri dormitorio, dove negozi, ambulatori medici, locali pubblici, biblioteche scarseggiano o mancano del tutto; oppure, in molte grandi città, la costruzione incontrollata di palazzi, uffici, aree commerciali e industriali ha tolto spazio a parchi e aree verdi, indispensabili per la salute, lo svago e le attività all’aria aperta.

Per tentare di dare una risposta a questi problemi assicurando una crescita più equilibrata dei centri abitati, la legge italiana (e quella di molti altri Paesi) impone alle amministrazioni cittadine di compilare un piano urbanistico. Si tratta di un documento in cui si fissano le norme del programma di sviluppo di una città o di un paese in tutti i suoi aspetti, prevedendo la presenza e la diffusione dei servizi necessari, destinando determinate aree alle diverse attività e assicurando la disponibilità di spazi in grado di rispondere alle varie esigenze degli abitanti.

GUIDA ALLO STUDIO

Geo CONCETTI CHIAVE

1 Quali tipologie di insediamenti umani possiamo distinguere?

2 Che cos’è una metropoli?

3 Che differenza c’è tra una megalopoli e una conurbazione?

4 Quali sono le principali funzioni che possono caratterizzare una città?

5 Perché alcune città hanno una pianta a scacchiera e altre a raggiera?

6 Quali tipi di città hanno spesso una pianta lineare?

7 Quali problemi devono affrontare i grandi centri urbani?

Geo WORDS

Città / City • Metropoli / Metropolis • Conurbazione / Conurbation • Megalopoli / Megalopolis • Pendolarismo / Commuting • Piano urbanistico / Town plan

Ad alta quota - volume 1
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L’Italia e l’Europa