Nel 1924 nasce a Parigi un movimento che, partendo dalle premesse del Dadaismo (vedi p. 460), pone al centro della sua indagine gli aspetti inesplorati dell’inconscio, cioè la parte della nostra psiche sconosciuta persino a noi stessi.
Secondo quanto andava studiando negli stessi anni il fondatore della psicoanalisi, Sigmund Freud (1856-1939), la nostra psiche è come un iceberg. Solo una piccola parte emerge dalle acque, ed è la nostra parte conscia, mentre una grande parte resta sommersa: questo è l’inconscio. Gli artisti surrealisti decidono di esplorare la parte sommersa dell’iceberg grazie alla loro arte. Il nome Surrealismo indica proprio questo: il tentativo degli artisti di andare oltre all’esperienza percepita del reale.