I testi argomentativi

I testi argomentativi

Che cosa sono?

I testi argomentativi sostengono attraverso una serie di argomentazioni la validità di una tesi su un determinato problema, dimostrando eventualmente l’infondatezza di una o più opinioni contrarie (antitesi).

Quali caratteristiche hanno?

Alcuni distinguono tra due tipi di testi argomentativi: quelli persuasivi (che affermano un punto di vista del tutto personale con argomenti soggettivi) e quelli dimostrativi (che puntano all’obiettività con argomenti oggettivi come dati, statistiche, fatti, norme).


I testi argomentativi non si propongono di informare il destinatario (testo espositivo), intrattenerlo (testo narrativo), dare regole o ordini (testo regolativo), esprimere stati d’animo e pensieri (testo espressivo), descrivere qualcosa (testo descrittivo). La finalità del testo argomentativo è convincere il destinatario della validità della tesi.


Hanno questa finalità testi scritti, testi che intrecciano parti scritte e parti grafiche e anche discorsi pronunciati oralmente. Rientrano in questa tipologia, per esempio, saggi scientifici e tesi universitarie, articoli d’opinione, recensioni, pubblicità, arringhe giudiziarie, discorsi e dibattiti politici, temi e brevi testi scritti per la scuola.


Ciascuna tipologia tiene conto (per calibrare il registro, gli argomenti e la quantità di argomenti da utilizzare) del tipo di destinatario da raggiungere: una commissione di laurea, la comunità scientifica, i lettori di un quotidiano o di un supplemento culturale, il pubblico dei consumatori, i giudici, il pubblico degli elettori, l’insegnante o una commissione d’esame.

  • argomenti concreti → esempi, dati, statistiche, eventi;
  • argomenti d’autorità → citazioni di pareri di esperti, voci d’enciclopedia, leggi e regolamenti;
  • argomenti comuni → principi generalmente condivisibili;
  • argomenti pragmatici → illustrazione dei vantaggi della tesi e degli svantaggi dell’antitesi;
  • argomenti logici → ragionamenti di tipo deduttivo (si parte da un principio generale per calarsi su uno o più casi particolari); induttivo (si parte dall’osservazione di un caso o di più casi per arrivare a conclusioni generali); analogico (si stabilisce un confronto tra fenomeni o situazioni analoghi per sottolinearne affinità e differenze).

Per quanto riguarda l’organizzazione del testo, possiamo prevedere diversi possibili schemi. Ecco qualche esempio:

  • presentazione del problema – enunciazione della tesi – argomenti a favore della tesi – rafforzamento e completamento della tesi;
  • presentazione del problema – enunciazione della tesi – argomenti a favore della tesi – presentazione dell’antitesi – argomenti a favore dell’antitesi – confutazione dell’antitesi – rafforzamento e completamento della tesi;
  • presentazione del problema – enunciazione dell’antitesi – argomenti a favore dell’antitesi – confutazione dell’antitesi – enunciazione della tesi – argomenti a favore della tesi – rafforzamento e completamento della tesi.

A livello formale, il testo argomentativo adotta una gamma molto ampia di accorgimenti. Possiamo individuare tuttavia alcuni criteri condivisi nella prassi scolastica:

  • divisione in brevi paragrafi;
  • utilizzo dell’ipotassi per indicare cause, conseguenze, finalità, concessioni, distinguo, obiezioni;
  • utilizzo di un lessico preciso e chiaro, che attinge al linguaggio specialistico in base al destinatario da raggiungere;
  • utilizzo della terza persona per dare più autorevolezza alla dimostrazione.

Storie. Il passato nel presente - volume 3
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