Per riprendere il filo…
Tra gli anni Cinquanta e Sessanta la società italiana era stata trasformata da uno sviluppo che aveva diffuso un benessere senza precedenti, aveva alimentato ampi movimenti migratori e aveva segnato la fine della civiltà rurale e contadina. Si susseguirono diversi cicli politici (dal centrismo, passando per la stagione del centrosinistra e poi per quella della solidarietà nazionale) che rappresentarono un tentativo di risposta ai cambiamenti sociali, politici ed economici che coinvolsero tutto l’Occidente e che avevano contribuito ad animare prima la contestazione studentesca e operaia del 1968-69 e poi il terrorismo “rosso” negli anni Settanta. Pur nel quadro della strategia della tensione, che tentò di destabilizzare le istituzioni democratiche attraverso il terrorismo “nero”, l’Italia repubblicana riuscì a creare le condizioni per un ampio benessere, seppure minato dalla crescita del debito pubblico e dell’inflazione, nonché dalla crisi demografica.