Leonardo di Porto Maurizio e Alfonso Maria de’ Liguori
Il francescano Leonardo di Porto Maurizio (1676-1751) fu uno dei predicatori più attivi nell’Italia della prima metà del Settecento. Attraversò diversi Stati della penisola, ottenendo dai poteri costituiti il permesso di organizzare grandi adunate devozionali. Era accompagnato da una vera e propria carovana di confratelli che lo sostenevano in tutte le sue imprese. Elaborò nuove strategie pastorali e metodi di preghiera immediatamente comprensibili anche da coloro che non avevano alcuna dimestichezza con la cultura scritta. Si distinse come accanito promotore del rito della Via Crucis. Raggiunse il culmine della notorietà celebrandola a Roma nel Colosseo nell’anno del giubileo 1750.
Alfonso Maria de’ Liguori (1696-1787) fondò la congregazione del SS. Redentore, che fu approvata approvata dal papa Benedetto XIV (1740-58). Dal 1762 al 1775 fu vescovo di Sant’Agata dei Goti, nell’attuale provincia di Benevento. Le sue opere devozionali ebbero straordinario successo. Nella Theologia moralis, pubblicata nel 1748, si oppose alle tesi giansenistiche e difese l’autorità della Chiesa di Roma. I suoi orientamenti erano molto lontani dall’atmosfera illuminista e miravano piuttosto a combattere le “novità” del secolo. Ciò è ancora più significativo se si pensa che la sua fama è legata alla capacità di comunicare con il popolo e di sviluppare messaggi che superavano le barriere sociali, economiche e culturali dell’antico regime. Compose un canto sacro che ancora oggi è conosciuto e si lega indissolubilmente alle ritualità natalizie, sia nella sua versione in lingua italiana sia in varie versioni dialettali: Tu scendi dalle stelle. Ad ascoltarlo nelle strade di Napoli accorrevano persone che svolgevano mestieri umili: saponari, barbieri, falegnami, sarte, lavandaie.