Per riprendere il filo…
Sin dai tardi anni Dieci, l’indipendenza di molti paesi centro e sudamericani aveva suggerito agli Stati Uniti una politica al contempo isolazionista e di egemonia continentale (la “dottrina Monroe”). Mentre dunque in America Latina l’instabilità dei regimi al potere e la complessità delle multietniche società locali lasciavano piuttosto fluida la situazione politico-istituzionale, negli Usa era proseguito invece il consolidamento delle strutture statuali e della democrazia, con la contrapposizione fra partiti moderni (repubblicani e democratici) e la politicizzazione anche dei ceti medio-bassi. L’azione del presidente Jackson aveva però acuito le già profonde fratture interne all’Unione. A dividere il paese era soprattutto lo schiavismo, avversato dall’opinione pubblica degli Stati settentrionali ma difeso dalla grande maggioranza dei bianchi del Sud. La questione della schiavitù si era così intrecciata con il rapido spostamento del confine verso Ovest, realizzato conquistando con la forza delle armi e del denaro vasti territori sino al Pacifico.