I SAPERI FONDAMENTALI

I SAPERI FONDAMENTALI

sintesi

Il Regno Unito nell’età vittoriana

▶ 12.1 Sul piano politico-istituzionale l’età vittoriana è per il Regno Unito un periodo di consolidamento del sistema parlamentare, di ampliamento del suffragio, di riformismo disciplinante e moralista. Sul piano economico il paese gode di un primato produttivo e commerciale e avvia una serie di riforme liberiste, come l’abolizione delle Corn Laws. Sul piano sociale, permangono e si acuiscono i problemi legati alle disuguaglianze economiche, alla povertà e al degrado delle città industriali, al lavoro minorile, e poche sono le conquiste dei cartisti.

L’Irlanda è colpita da una gravissima carestia (detta “Grande fame”) che spinge milioni di persone a emigrare all’estero in cerca di migliori condizioni economiche e sociali. La crisi radicalizza il nazionalismo indipendentista e muta profondamente il paese, creando una polarizzazione tra Nord industrializzato e Sud agricolo e acuendo le distanze tra cattolici e protestanti.

▶ 12.2 La politica coloniale britannica si fonda su una pluralità di strategie che hanno lo scopo di assicurare il controllo dei territori ai costi più bassi o di estendere l’influenza del Regno Unito al di fuori dei confini formali dell’impero. Risponde a questa logica il conferimento di ampi margini di autonomia politica al Canada, all’Australia e alla Nuova Zelanda. In Africa, l’espansione prosegue sia grazie ai viaggi di scoperta compiuti da alcuni esploratori sia per soddisfare le esigenze economiche delle aziende britanniche. In Cina l’importazione di oppio britannico a dispetto del divieto locale scatena due conflitti (guerre dell’oppio), che indeboliscono l’Impero Qing, esponendolo a rivolte interne e alla progressiva penetrazione delle potenze straniere, che riescono a imporgli svantaggiose relazioni diplomatiche e commerciali. In India crescono notevolmente i possedimenti britannici, ma la popolazione locale diviene sempre più insofferente della dominazione e, nel 1857, a seguito dell’ammutinamento di forze indigene dell’esercito britannico, scoppia una vasta rivolta. La guerra, conclusasi con la vittoria inglese nel novembre 1858, ha come esito la transizione dall’amministrazione della colonia tramite la Compagnia delle Indie al controllo diretto da parte del governo britannico.

La Guerra di Crimea

▶ 12.3 La Guerra di Crimea ha origine dalle tensioni legate alla “questione d’Oriente” e scoppia in seguito a una disputa fra Impero russo e Francia sul controllo dei luoghi santi della cristianità in territorio ottomano: al rifiuto del sultano di concedere allo zar il diritto di intervento in qualsiasi territorio della Porta a difesa dei fedeli ortodossi, Nicola I decide di invadere Moldavia e Valacchia, scatenando la reazione ottomana e quella franco-britannica. In seguito, contro l’Impero russo intervengono anche Impero asburgico e Regno di Sardegna. Il conflitto rappresenta una delle più grandi e moderne guerre del XIX secolo per il numero dei morti, l’estensione dei fronti, le nuove armi, le tecniche di combattimento, le innovazioni nei trasporti e nei mezzi di comunicazione. Il Congresso di Parigi del 1856 sancisce un nuovo ordine euroasiatico: all’Impero ottomano è garantita autonomia e integrità territoriale; lo zar rinuncia a tutti i territori invasi all’inizio del conflitto, smilitarizza il Mar Nero, ma ottiene la restituzione ai soli ortodossi del controllo dei luoghi sacri, il silenzio sulla questione polacca e sulle operazioni di chirurgia demografica.

L’Impero russo

▶ 12.4 La sconfitta impone al nuovo zar Alessandro II l’avvio di un processo di rinnovamento economico e sociale: vengono emancipati i servi, la censura è attenuata, l’esercito è adeguato agli standard occidentali, si cercano collaborazioni nell’intelligencija per promuovere lo sviluppo dell’impero.

L’Impero ottomano

▶ 12.5 Il governo dell’Impero ottomano, dove le identità collettive sono definite dall’appartenenza religiosa, avvia una politica riformista (Tanzimat) volta alla riorganizzazione delle unità territoriali, dell’istruzione, della giustizia e alla parificazione dei diritti dei non musulmani. L’ostilità per riforme ispirate a modelli occidentali, il crescente peso delle identità nazionali e le forti divisioni tra cristiani e musulmani rendono difficile la ricezione delle riforme.

linea del tempo

1839; 1839-42 Prima guerra dell’oppio; 1839-76 Tanzimat nell’Impero ottomano; 1845-50 “Grande fame” irlandese; 1851-64 rivolta dei Taiping; 1853-56 Guerra di Crimea; 1856-60 Seconda guerra dell’oppio; 1857-58 rivolta indiana; 1858 nascita della Fratellanza Repubblicana Irlandese, Proclama di conciliazione; 1860 Trattato liberoscambista fra Regno Unito e Francia; 1861 emancipazione dei servi nell’Impero russo; 1863-64 rivolta nazionalista polacca; 1876 Vittoria imperatrice d’India

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Storie. Il passato nel presente - volume 2
Storie. Il passato nel presente - volume 2
Dal 1715 al 1900