I SAPERI FONDAMENTALI

I SAPERI FONDAMENTALI

sintesi

Una rivoluzione lenta: l’industrializzazione in Europa

▶ 10.1 A metà Ottocento gran parte d’Europa non è stata ancora toccata da modernizzazione e industrializzazione. Vi predominano infatti società rurali composte da realtà produttive e figure diverse (non per forza arretrate), ma che nel complesso sperimentano condizioni di vita precarie: un condizione aggravata dalla perdita dei diritti consuetudinari e dalla pressione sulla terra, causata dall’aumento demografico.

Solo la Gran Bretagna ha un sistema industriale maturo, mentre sul continente l’industrializzazione è un fenomeno a dimensione regionale, che anche dove attecchisce non intacca il primato dell’agricoltura e dell’industria decentrata. Inoltre, il ruolo trainante di settori bisognosi di capitali maggiori fa sì che l’industrializzazione continentale non riproduca il modello inglese, caratterizzandosi per forme societarie non familiari (società per azioni), per un più organico rapporto con la finanza (banche miste) e per i massicci finanziamenti pubblici.

Decisivo è però lo sviluppo infrastrutturale. Treni, navi a vapore e strade migliori interconnettono di più il mondo, mentre il telegrafo consente comunicazioni in tempo reale.

Gli effetti globali di una rivoluzione circoscritta

▶10.2 La più stretta interconnessione dei mercati, favorita anche da convenzioni internazionali su misure e monete (Gold standard, fusi orari), produce un incremento del commercio globale ma acuisce il divario fra aree avanzate e arretrate, che tendono a specializzarsi in produzioni complementari o funzionali a quelle delle grandi potenze.

I massicci inurbamenti di contadini, attirati dall’espansione della pubblica amministrazione e del terziario più che dal lavoro in fabbrica, ridisegna dimensioni e articolazione degli spazi urbani.

Un universo articolato: le società borghesi

▶10.3 Nelle città crescono i “ceti medi” e i “borghesi”: gruppi sociali compositi per status e posizioni economico-professionali, con labili confini sia interni che esterni e i cui profili variavano in base al paese. In comune essi hanno però l’ambiguo atteggiamento nei confronti della propria condizione, l’aspirazione a farsi élite, valori e disvalori, stili di vita e una visione del mondo che fonde liberalismo, positivismo, utilitarismo e darwinismo.

“Classi laboriose” e “classi pericolose”

 ▶ 10.4 In città vivono anche migliaia di persone che svolgono lavori duri e non di rado sconfinano nell’illegalità. Pure gli operai lavorano in condizioni drammatiche e con salari diversificati in base al loro livello di specializzazione. Essi però iniziano a costruire una socialità di classe e le prime società di mutuo soccorso.

Modernità e religione

▶ 10.5 Nonostante la secolarizzazione della società, religioni e istituzioni religiose mostrano grandi capacità adattive e continuano a svolgere importanti funzioni. La Chiesa cattolica oscilla fra il Cattolicesimo sociale e l’antimodernismo di testi come il Syllabus. Gli ebrei sfruttano la secolarizzazione per meglio integrarsi nelle società ospiti, provando ad adattare la propria fede alla modernità.

  • I critici dell’industrialismo

    ▶ 10.6 Le disparità sociali frutto dell’industrializzazione sollecitano diverse riflessioni di matrice socialista. Il socialismo “scientifico” di Marx ed Engels, illustrato nel Manifesto del Partito comunista del 1848, appare però più convincente. Perciò, a Marx è chiesto di redigere lo statuto della Prima Internazionale, che dal 1864 riunisce movimenti operai, artigiani e le diverse anime del socialismo. Proprio la vaghezza del profilo ideologico dell’associazione e i contrasti fra i marxisti e gli altri socialisti limitano però la capacità d’azione dell’Internazionale.

  • linea del tempo

    1816-17 carestia in Europa; 1828 illuminazione a gas a Berlino; 1832 enciclica Mirari; 1844 prima linea telegrafica negli Usa; 1845-50 carestia in Europa settentrionale e centrorientale; 1848 Manifesto del Partito comunista; 1850 fondata Civiltà Cattolica; 1854 dogma dell’Immacolata concezione; 1859 Samuel Smiles pubblica Self-Help e Charles Darwin pubblica L’origine delle specie; 1864 enciclica Quanta cura e Syllabus, Prima Internazionale socialista

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    Storie. Il passato nel presente - volume 2
    Storie. Il passato nel presente - volume 2
    Dal 1715 al 1900