I SAPERI FONDAMENTALI

I SAPERI FONDAMENTALI

sintesi

Il Congresso di Vienna

▶ 7.1 Riaffermare la legittimità dell’assolutismo e ridisegnare il quadro geopolitico europeo sono le prime necessità delle grandi potenze che avevano sconfitto Napoleone a Lipsia nel 1813 (Regno UnitoPrussiaImpero asburgico e Impero russo). Vengono perciò avviate trattative bilaterali per dirimere i nodi più difficili in vista della convocazione di un congresso internazionale a Vienna.

▶ 7.2 Il Congresso di Vienna inizia il 1° novembre 1814. Vi partecipano delegati di moltissimi Stati, istituzioni religiose, singole città, corporazioni e gruppi di interesse. Il Congresso, oltre a definire la nuova carta dell’Europa, è l’occasione per mostrare la forza dell’assolutismo monarchico, anche recuperando rituali e simboli dell’antico regime. Decisivi nel determinare l’andamento delle trattative sono Metternich (Impero asburgico) e Castlereagh (Regno Unito). Giocano un ruolo fondamentale anche Prussia e Impero russo, mentre la Francia riesce a far valere le proprie ragioni grazie all’abilità di Talleyrand, ministro degli Esteri dell’appena restaurato Luigi XVIII di Borbone.

Le trattative si dimostrano difficili. L’accordo bilaterale tra Prussia e Impero russo, che prevede l’assegnazione della Sassonia alla prima e del Regno di Polonia al secondo, rischia di minare l’equilibrio delle potenze sul continente. Perciò, Regno Unito, Impero asburgico e Francia vi si oppongono. Si arriva a uno stallo e la tensione cresce.

la restaurazione

▶ 7.3 L’inatteso ritorno di Napoleone dall’esilio all’Elba sblocca le trattative. Il Congresso ratifica il suo atto finale il 9 giugno 1815, nove giorni prima della sconfitta definitiva dell’Imperatore dei francesi a Waterloo. L’accordo si fonda su due pilastri: il principio di legittimità e il principio di equilibrio. Il secondo dei due principi prevale sul primo e perciò la carta d’Europa disegnata dal Congresso risulta profondamente diversa da quella prerivoluzionaria: l’impero russo, l’Impero asburgico e la Prussia ottengono territori strategici; il Sacro Romano Impero lascia spazio alla Confederazione germanica, meno frammentata e presieduta dall’imperatore d’Asburgo; la Francia è circondata da Stati disegnati apposta per fungere da argine ai suoi possibili tentativi di espansione (il Regno di Sardegna è rafforzato dall’assegnazione della Repubblica di Genova e viene creato il Regno Unito dei Paesi Bassi). Gran parte dell’Italia finisce sotto la sfera d’influenza asburgica. Restano autonomi da Vienna solo lo Stato pontificio e il Regno di Sardegna. Il Regno Unito esce dal Congresso con un forte consolidamento della sua egemonia sui mari e ottiene l’approvazione della Dichiarazione contro la tratta degli schiavi.

IL CONCERTO EUROPEO

▶ 7.4 Sciolto il Congresso, resta il problema di garantire l’assolutismo da nuove rivoluzioni. Perciò si siglano la Santa Alleanza (tra Impero russo, Impero asburgico e Prussia), la Quadruplice Alleanza (tra le tre potenze precedenti e il Regno Unito) e il Secondo trattato di Parigi. Quest’ultimo, ratificato dopo la definitiva sconfitta di Napoleone, impone dure condizioni di pace alla Francia e impegna le potenze della Quadruplice a discutere in periodiche conferenze multilaterali ogni mutamento dell’assetto europeo. Si concretizza il progetto dell’Europa della Restaurazione: un “concerto europeo” in cui pace ed equilibrio sono garantiti da diplomazia e intervento militare delle grandi potenze.

linea del tempo

16-19 ottobre 1813 battaglia di Lipsia; 9 marzo 1814 Patto di Chaumont; aprile 1814 abdicazione di Napoleone e Trattato di Fontainebleau; 30 maggio 1814 Primo trattato di Parigi; 1° novembre 1814 inizio del Congresso di Vienna; 20 Marzo 1815 Ritorno di Napoleone dall’Elba; 9 giugno 1815 chiusura del Congresso di Vienna; 18 giugno 1815 battaglia di Waterloo; 26 Settembre 1815 Santa Alleanza; 20 Novembre 1815 Quadruplice Alleanza e Secondo trattato di Parigi

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Storie. Il passato nel presente - volume 2
Storie. Il passato nel presente - volume 2
Dal 1715 al 1900