I SAPERI FONDAMENTALI

I SAPERI FONDAMENTALI

sintesi

DALLA CRISI ALLA RIVOLUZIONE

▶ 5.1 Salito al trono nel 1776, Luigi XVI si trova di fronte una grave crisi economica dovuta alle tante spese militari e ai privilegi fiscali di cui godono nobiltà e clero. Dopo il fallimento di vari tentativi di riforma del sistema di tassazione, il re decide di convocare l’assemblea degli Stati generali, i cui lavori si aprono il 5 maggio 1789. In seguito a un accesso dibattito sul sistema di voto (per ordine o per testa), il 17 giugno il Terzo Stato decide di riunirsi separatamente e autoproclamarsi, poco dopo, Assemblea nazionale costituente. Intanto a Parigi una sommossa popolare porta alla presa della Bastiglia (14 luglio).

L’Assemblea, animata dal dibattito tra moderatigiacobini e cordiglieri, abolisce i diritti feudali (4 agosto) e approva la Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino (26 agosto), secondo cui l’uguaglianza giuridica e la divisione dei poteri sono principi inalienabili. Con la Costituzione civile del clero del 1790, inoltre, i chierici diventano funzionari pubblici.

LA NASCITA DELLA REPUBBLICA FRANCESE

▶ 5.2 Bloccato durante un tentativo di fuga all’estero, il re viene costretto a sottoscrivere la Costituzione che trasforma la Francia in una monarchia costituzionale (1791). Agli inizi del 1792, temendo un attacco di Prussia e Austria a favore della restaurazione assolutistica, l’Assemblea dichiara guerra alle due potenze. Il cattivo andamento del conflitto, unito al ricordo del tentativo di fuga, spinge il popolo di Parigi a una sommossa antimonarchica. Ne nasce una nuova assemblea legislativa (la Convenzione, largamente dominata da girondini e deputati della Montagna), che istituisce la Repubblica (settembre) e il 21 gennaio del 1793 condanna a morte il re sulla ghigliottina.

▶ 5.3 Nel 1793, approfittando del clima teso provocato dall’entrata in guerra della Gran Bretagna e di altre potenze, dalla rivolta filomonarchica in Vandea e dalla crisi economicai giacobini eliminano i girondini dalla Convenzione. Giunti al potere, i giacobini approvano una nuova Costituzione (mai entrata in vigore) più vicina alle istanze del popolo, mentre il loro capo Robespierre usa il tribunale rivoluzionario per mandare a morte chiunque sia contrario alla Rivoluzione. Questo periodo, detto del Terrore, si conclude tra il 26 e il 27 luglio 1794 (8 e 9 termidoro), quando Robespierre viene arrestato e poi giustiziato. A esso segue un periodo di violente ritorsioni su sanculotti e giacobini, detto Terrore bianco.

DAL DIRETTORIO ALLA FINE DELLA RIVOLUZIONE

▶ 5.4 Il 22 agosto del 1795 viene approvata una nuova Costituzione che riduce i diritti concessi al popolo e assegna il potere esecutivo a un Direttorio di cinque membri eletti su base censitaria. Pur indebolita dall’opposizione interna di filomonarchici e giacobini, la nuova repubblica riesce, grazie al generale Napoleone Bonaparte, a conquistare il Nord Italia entro la metà del 1796. Mentre la cultura europea si divide sul giudizio da dare alla Rivoluzione, nascono le cosiddette “Repubbliche sorelle”, cioè nuovi Stati costruiti secondo i principi della Dichiarazione del 1789. Nel Centro-Nord Italia queste repubbliche sono animate anche da pur vaghi sentimenti di unità nazionale (è il caso della Repubblica cispadana nata nel 1797).

▶ 5.5 Nonostante la disillusione provocata nei patrioti dal Trattato di Campoformio del 17 ottobre 1797 con l’Austria (in cambio del riconoscimento della Repubblica cisalpina, gli Asburgo ottengono Venezia, l’Istria e la Dalmazia), in Italia continuano a nascere altre Repubbliche sorelle (a Roma nel 1798, a Napoli l’anno dopo). I nuovi governi sono però osteggiati dalle masse popolari, più vicine agli ideali di antico regime. Nel 1799, approfittando di alcuni rovesci militari dei francesi, alcune sommosse popolari fomentate da nobiltà e clero abbattono molte di queste repubbliche (tra cui quella napoletana).

In Francia, intanto, il Direttorio mantiene il controllo delle istituzioni solo invalidando con l’intervento dell’esercito i risultati elettorali favorevoli ai filomonarchici. Nel 1799, però, Napoleone (scampato a una fallimentare spedizionein Egitto iniziata l’anno precedente) si serve dell’esercito per salire al potere assieme a Sieyès e Ducos. Con questo colpo di Stato (detto “del 18 brumaio”) si chiude la Rivoluzione francese.

linea del tempo

5 maggio 1789 apertura dell’assemblea degli Stati generali; 14 luglio 1789 presa della Bastiglia; 26 agosto 1789 Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino; settembre 1791 Francia monarchia costituzionale; 5 marzo 1792 dichiarazione di guerra all’Austria; settembre 1792 nascita della Repubblica; 21 gennaio 1793 decapitazione di Luigi XVI sulla ghigliottina; 2 giugno 1793-27 luglio 1794 Robespierre e i giacobini al potere: Terrore; 22 agosto 1795 Costituzione “dell’anno III”: governo del Direttorio; 9 novembre 1799 colpo di Stato del 18 brumaio: Napoleone al potere

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Storie. Il passato nel presente - volume 2
Storie. Il passato nel presente - volume 2
Dal 1715 al 1900