I SAPERI FONDAMENTALI

I SAPERI FONDAMENTALI

sintesi

COLONIE E MADREPATRIA

▶ 4.1 Pur avendo sistemi economici molto diversi tra loro (latifondista al Sud, basato sull’artigianato al Nord), le 13 colonie americane sono accomunate dalla mancanza di un ceto aristocratico e dal loro sistema giuridico. Ciascuna colonia è amministrata da un governatore di nomina regia (che rappresenta il potere della madrepatria e detiene il potere giudiziario) e da assemblee elettive che affiancano i governi locali nell’attività legislativa. Se da un lato le 13 colonie si trovano a far parte di un sistema economico estremamente vantaggioso, dall’altro le assemblee locali, pur nel contesto di una diffusa lealtà nei confronti della madrepatria, mal sopportano le norme elaborate dalla madrepatria per ostacolare gli scambi con paesi diversi dall’Inghilterra.

▶ 4.2 La sconfitta subita nella Guerra dei Sette anni costringe i francesi ad abbandonare i territori a ovest del Mississippi, che diventano quindi possibile terra di migrazione per i coloni americani. Oberata da pesanti spese di guerra, la Gran Bretagna inizia però a impedire loro di espandersi verso Ovest, per non sobbarcarsi i costi di amministrazione dei nuovi territori colonizzati, e inasprisce inoltre i prelievi di risorse dalle 13 colonie.

Un’imposta in particolare, lo Stamp Act del 1765, crea un movimento d’opinione e di opposizione unitario, che condanna l’idea di subire decisioni da un parlamento nel quale non si ha alcuna rappresentanza (principio riassunto nel motto “No taxation without representation”). A seguito di ulteriori inasprimenti delle tasse, nei primi anni Settanta i coloni iniziano a sabotare i commerci con la madrepatria (che risponde con la repressione militare, come a Boston nel 1770), arrivando al celebre episodio del Boston Tea Party del 1773, preludio di un imminente conflitto aperto.

VERSO L’INDIPENDENZA

▶ 4.3 Il governo inglese reagisce chiudendo il porto di Boston, mentre le colonie costituiscono degli organi di autogoverno detti Convenzioni o Congressi provinciali. Nel primo Congresso continentale del 1774 le colonie dichiarano decadute le leggi inglesi. Mentre si verificano i primi scontri armati fra coloni ed esercito inglese, Thomas Paine pubblica nel 1776 il Common Sense Addressed to the Inhabitants of America, in cui si afferma la necessità di trasformare le 13 colonie in una repubblica indipendente. Sull’onda delle idee di Paine, il 4 luglio dello stesso anno viene approvata la Dichiarazione dindipendenza.

La rottura si trasforma in uno scontro armato. La vittoria degli americani a Saratoga nel 1777 e l’opera di persuasione di Franklin convincono la Francia a entrare in guerra contro gli inglesi, seguita poi dalla Spagna. Nel 1781 gli inglesi si arrendono, firmando poi, nel 1783, il Trattato di Parigi, che riconosce l’indipendenza delle 13 colonie.

Gli indiani, che avevano combattuto al fianco sia degli inglesi sia degli americani, attaccano il nuovo Stato che si sta già espandendo sui loro territori, venendo però sconfitti nel 1794 e poi di nuovo nel 1814 dopo la Guerra Creek.

COSTITUZIONE, DIVISIONE DEI POTERI E FEDERALISMO

▶ 4.4 Raggiunta l’indipendenza, la diversità dei sistemi economici e le divergenze sul modo di gestire l’espansione a Ovest divide i 13 Stati in due fronti contrapposti: alcuni premono per mantenere l’assetto istituzionale sancito dagli Articoli di Confederazione approvati nel 1777, che lasciano a ogni Stato ampi poteri in materia economica e riservano al potere centrale il solo controllo della difesa e della politica estera; altri, i più ricchi e popolati, premono per un potere centrale più forte. Il dibattito porta infine, nel 1787, alla stesura di una Costituzione spiccatamente federalista che affida a un Congresso bicamerale (formato da un Senato e una Camera) il potere legislativo, a una Corte Suprema il potere giudiziario e a un presidente eletto dal popolo in maniera indiretta il potere esecutivo.

Il nuovo assetto (esteso poi anche agli Stati di nuova formazione che dal 1791 si aggregano all’Unione) è però osteggiato dal partito repubblicano, che vede il federalismo come un ostacolo per gli interessi finanziari e produttivi del Nord.

linea del tempo

1765 Stamp Act; 1766 Declaratory Act; 16 dicembre 1773 Boston Tea Party; 1774 primo Congresso continentale a Filadelfia; Gennaio 1776 pubblicazione del Common Sense; 4 luglio 1776 Dichiarazione d'indipendenza; settembre-ottobre 1777 battaglia di Saratoga; 19 ottobre 1781 sconfitta decisiva degli inglesi a Yorktown (Virginia); 1783 Trattato di Parigi e indipendenza delle 13 colonie americane dalla Gran Bretagna; 1787 approvazione della Costituzione degli Stati Uniti; 1789-97 George Washington primo presidente degli Stati Uniti d’America

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Storie. Il passato nel presente - volume 2
Storie. Il passato nel presente - volume 2
Dal 1715 al 1900