I SAPERI FONDAMENTALI

I SAPERI FONDAMENTALI

sintesi

CONTINUE SPARTIZIONI TERRITORIALI                   

▶ 3.1 La Guerra di successione spagnola consegna il trono iberico a Filippo V di Borbone, che deve però rinunciare al controllo dei Paesi Bassi e di gran parte dell’Italia (ora sotto il dominio degli Asburgo).

Con la Guerra di successione polacca (1733-38), i Borbone recuperano il Sud Italia, mentre la neonata dinastia degli Asburgo-Lorena si appropria della Toscana e la Francia della Lorena. Il riconoscimento della “Prammatica sanzione”, che prevede l’indivisibilità della corona asburgica e il diritto di successione anche alle donne, fa sì che il trono spetti a Maria Teresa d’Asburgo. La Guerra di successione austriaca e la conseguente Pace di Aquisgrana (1748) le consegna la corona del Sacro Romano Impero. La Slesia viene però ceduta alla Prussia, mentre ai Borbone vanno i ducati di Parma e Piacenza.        

LA STAGIONE DEI SOVRANI ILLUMINATI                       

▶ 3.2 Nel XVIII secolo molti sovrani europei avviano riforme ispirate alle idee illuministe. Sistemi fiscali più equi intaccano i privilegi nobiliari ed ecclesiastici, mentre la borghesia, adeguatamente formata in scuole statali, viene inserita nella macchina burocratica. In molti paesi viene inoltre concessa la libertà di culto.

In Prussia Federico II avvia una lunga stagione di riforme, nonostante l’opposizione dell’aristocrazia terriera, che il sovrano tenta di inserire nell’apparato amministrativo dello Stato. Nella Russia di Caterina II le riforme sociali comprendono la promulgazione di un nuovo codice legislativo e il riordinamento amministrativo; molte di esse rimangono inattuate a causa di guerre e rivolte contadine. Le riforme di Giuseppe II in Austria (che prevedono la confisca dei beni ecclesiastici, l’abolizione del lavoro servile e l’elaborazione di un nuovo catasto) vengono invece in larga parte abrogate dai suoi successori. In politica estera, le tre potenze si spartiscono la Polonia tra il 1772 e il 1795.

La Svezia, anch’essa minacciata da Russia e Prussia, riesce invece a mantenere la sua indipendenza e a mettere in atto riforme simili.   

▶ 3.3 Con l’egemonia asburgica sull’Italia lo Stato pontificio si trova accerchiato da ceti dirigenti vicini alle idee illuministe e dunque ostili alla Chiesa e ai suoi privilegi. Se Clemente XIV si vede costretto a sciogliere i gesuiti nel 1773, Pio VI (1774-99) riesce però a suscitare l’ostilità delle masse contadine verso gli illuministi.

In Piemonte-Sardegna e a Milano vengono introdotti nuovi sistemi fiscali più equi, mentre la borghesia, cui viene concesso l’accesso all’istruzione pubblica, è inserita nell’apparato burocratico. Nel Granducato di Toscana Pietro Leopoldo (1765-90) sopprime le corporazioni, elimina i dazi doganali interni, bonifica le zone paludose della Toscana meridionale e abolisce la tortura e la pena di morte. Rimane senza successo, invece, la sua riforma del clero. Nel Regno di Napoli lo scarso controllo sulle zone periferiche e le resistenze dei nobili rendono efficaci la sola abolizione dell’Inquisizione e l’espulsione dei gesuiti. In Spagna le riforme (tentate senza successo anche nelle colonie sudamericane) sono perlopiù volte al rafforzamento della monarchia, mentre in Portogallo il ministro Pombal approfitta del terremoto di Lisbona (1755) per ricostruire la città e avviare una serie di riforme.

GRAN BRETAGNA E FRANCIA TRA GUERRE E RIFORME

▶ 3.4 Sedata l’insurrezione dei giacobiti nel 1745, la Gran Bretagna riesce con il ministro Walpole a ridurre il debito pubblico. L’accresciuto peso politico della borghesia rende inoltre il sistema amministrativo inglese più efficiente.

Nella Francia di Luigi XV (1715-74) Fleury pone rimedio solo in parte alla crisi economica, mentre il potere regio è indebolito da rivalità interne alla corte e dai parlamenti.

Dopo la Guerra dei Sette anni (1756-63) la Gran Bretagna strappa alla Francia India e Africa occidentale nonché il Canada, che passa agli inglesi insieme alla Florida. Giorgio III deve tener testa all’insurrezione delle colonie americane e degli irlandesi.

In campo economico, al successo del governo inglese di Pitt il Giovane nell’imporre una tassazione proporzionale alla ricchezza posseduta fa da contraltare il fallimento di Luigi XV e poi di Luigi XVI (che si avvale dell’opera di Turgot) nel riformare il potere dei parlamenti e il sistema fiscale e commerciale.

linea del tempo

1721-42 Robert Walpole primo ministro in Gran Bretagna; 1733-38 Guerra di successione polacca; 1736 origine della dinastia degli Asburgo-Lorena; 1740-80 regno di Maria Teresa d’Austria; 1740-86 regno di Federico II il Grande in Prussia; 1748 Pace di Aquisgrana e fine della Guerra di successione austriaca; 1756-63 Guerra dei Sette anni; 1768-74 Guerra russo-turca; 1773 scioglimento dell’ordine dei gesuiti; 1774 repressione della rivolta di Pugacëv in Russia; 1774-76 Turgot alle finanze in Francia; 1780 “giuseppinismo” in Austria; 1786 riforma della giustizia in Toscana: abolizione della pena di morte; 1795 disgregazione della Polonia a opera di Austria, Prussia e Russia; 1800 William Pitt il Giovane primo ministro Acts of Union

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Storie. Il passato nel presente - volume 2
Storie. Il passato nel presente - volume 2
Dal 1715 al 1900