I SAPERI FONDAMENTALI

sintesi

La Guerra dei Cent’anni

▶ 8.1 Fin dall’XI secolo le monarchie inglese e francese sono legate da un ambiguo vincolo feudale. L’estinzione dei Capetingi pone il problema della successione al trono francese, rivendicata dal re inglese Edoardo III che dà avvio alla Guerra dei Cent’anni (1337-1453). La prima fase del conflitto (Pace di Brétigny, 1360) vede la superiorità militare inglese sulla Francia, stremata anche dalla jacquerie, la rivolta contadina (1358). In una seconda fase i francesi hanno la meglio, ma la debolezza del nuovo re, Carlo VI, e il conflitto tra grandi principi feudali, divisi tra gli Armagnacchi (fedeli al re) e i Borgognoni (alleati con gli inglesi), riaprono la strada alle pretese inglesi. Enrico V di Lancaster invade il paese e con il Trattato di Troyes (1420) vede riconosciuti i suoi diritti di successione. Quando tutto sembra perduto, Giovanna d’Arco guida la resistenza: sciolta l’alleanza anglo-borgognona, la guerra si conclude con la vittoria francese (1453).

Il Regno d’Inghilterra

▶ 8.2 In Inghilterra le assemblee nobiliari, dette parlamenti, diventano istituzioni stabili di governo e nel 1264 viene convocato a Londra un parlamento rappresentativo dell’intero regno. Il parlamento è diviso tra Camera alta (dei lords) e Camera bassa (dei commons), la piccola e media aristocrazia rurale e le élite urbane. Dopo il 1453 l’instabilità politica crea le condizioni per una guerra civile tra le famiglie aristocratiche inglesi sostenitrici dei Lancaster e quelle sostenitrici degli York (Guerra delle Due rose, 1455-85). Alla fine si impone Enrico Tudor, proclamato re con il nome di Enrico VII.

Il Regno di Francia

▶ 8.3 Nel 1302 Filippo il Bello convoca per la prima volta gli Stati generali, con rappresentanti del clero, della nobiltà e della borghesia urbana. Il potere regio si consolida dal Duecento a tutto il Quattrocento, circondandosi di funzioni burocratico-amministrative di supporto (Consiglio del re, tesoreria, parlamento), ma i poteri territoriali e i grandi Stati principeschi, come il Ducato di Borgogna, rimangono molto forti fino alla fine della Guerra dei Cent’anni, quando Carlo VII getta le basi della costruzione di uno Stato regio.

I Regni di Castiglia e Aragona

▶ 8.4 Nei due Stati si ha una fase di rafforzamento del regno e di un sistema di governo e di esercizio della giustizia basato su funzionari statali, seguita alla metà del XIV secolo da un’ascesa dell’aristocrazia locale. Dopo un lungo conflitto per l’egemonia commerciale sul Mediterraneo occidentale, nel 1469 Isabella, erede al trono castigliano, sposa Ferdinando, erede al trono aragonese.

Il Regno di Germania e l’Impero

▶ 8.5 L’istituzione imperiale è fragile e frammentata; il sovrano è eletto secondo i meccanismi stabiliti dalla Bolla d’oro emanata da Carlo IV nel 1356 e ha un ruolo solo ideologico e simbolico. Territorialmente l’Impero è diviso in Länder retti da un signore e governati sulla base di un comune diritto consuetudinario. L’Impero assume una dimensione sempre più centroeuropea. Particolarmente rilevante è l’esperienza del Regno di Boemia, l’unica entità politica slava a entrare a far parte dell’Impero. A Praga nasce una fiorente università dove si sviluppa il movimento hussita, che predica il pauperismo religioso.

L’Europa centrorientale

▶ 8.6 Fino agli inizi del XIV secolo le monarchie cen­troeu­ropee riescono a contenere le tendenze centrifughe della nobiltà ma, anche a causa dell’indebolimento delle istituzioni regie in seguito alla lotta contro gli ottomani, si manifesta una sempre più forte preminenza sociale dell’aristocrazia. I regni di Ungheria e Polonia-Lituania vivono fasi di espansione. L’esercito polacco sconfigge i Cavalieri teutonici e annette gran parte del territorio prussiano.

Con Ivan III il Grande (1462-1505) il Granducato di Mosca si pone come erede politico e religioso dell’Impero bizantino e respinge l’attacco dei tatari (1480).