Da Milano a Ravenna

DA MILANO A RAVENNA MILANO A seguito della riorganizzazione di Diocleziano, nel 294 la capitale dell Impero romano d Occidente passa da Roma a Milano. Un secolo dopo, la città col suo vescovo Ambrogio diviene il più attivo centro spirituale dell Occidente. Ne è testimonianza la Basilica di San Lorenzo (fine IV sec.), una delle più importanti Traditio Legis, mosaico architetture paleocristiane, forse destinata agli imperatori. dell abside del Sacello di Sant Aquilino, Basilica di Alla Basilica sono annessi tre sacelli (piccoli ambienti sacri); in uno San Lorenzo, Milano dei quali troviamo nell abside il mosaico che raffigura la Traditio Legis. RAVENNA CAPITALE DELL IMPERO Nel V e VI secolo Ravenna conosce un periodo di grande fioritura artistica. L imperatore Onorio nel 402 vi trasferisce la capitale. La città rimane sede del potere centrale fino agli ultimi imperatori. A questi anni appartiene il Battistero degli Ortodossi (400 ca.), così chiamato per sottolineare che il battistero appartiene ai Cristiani ortodossi nel senso di non eretici come erano considerati i seguaci di Ario. L edificio presenta: pianta ottagonale; esterno in laterizio (mattoni); cupola costruita con elementi di vasi di terracotta (500 anni dopo); decorazione esterna ridotta a fasce di archetti pensili e lesene. All interno la ricca decorazione a mosaico è su fondo oro, come si nota nel Battesimo di Cristo al centro della cupola. Ario: predicava una dottrina religiosa (arianesimo) molto diffusa fra i barbari, che negava la natura divina di Cristo). L uso dell oro è una caratteristica dell arte bizantina, che conferisce splendore cromatico alla parete e che allude al mondo divino. Altra caratteristica dell arte bizantina è la bidimensionalità, cioè le figure sono piatte e prive di volume. archetti pensili: archetti ciechi aggettanti (sporgenti) che poggiano su sostegni incassati nella muratura. lesena: pilastro che sporge da una parete, con funzione decorativa. Intorno al Battesimo di Cristo sono raffigurati i 12 apostoli, circondati da un altra fascia decorativa, con troni vuoti alternati ad altari. Si tratta di una raffigurazione simbolica: il motivo iconografico del trono vuoto chiamato Etimasìa, allude al trono di Dio nel Giudizio universale. 73

Storia dell'arte - I saperi fondamentali - volume 1
Storia dell'arte - I saperi fondamentali - volume 1
Dalla Preistoria al Gotico