2  LA MESOPOTAMIA

l’arte dei sumeri e dei babilonesi

Agricoltura, città e scrittura: comincia la Storia

Nel IV millennio a.C. in Mesopotamia, nell’area situata fra il Tigri e l’Eufrate (corrispondente all’attuale Iraq), si sviluppano le prime forme di agricoltura e allevamento. In quest’area geografica le grandi civiltà dei Sumeri, dei Babilonesi e degli Assiri si scontrano per il controllo del territorio. Ed è sempre in questa area geografica che nascono le prime città-stato della storia e viene inventata la scrittura.

i sumeri

Il passaggio dal villaggio alla città avviene al tempo dei Sumeri grazie al miglioramento dell’agricoltura: l’accumulazione di riserve alimentari consente a parte della popolazione di dedicarsi ad attività diverse dall’agricoltura (commercio e artigianato). Si crea così un tessuto sociale più complesso e articolato che poi diventerà la città-stato.

Queste città, indipendenti l’una dall’altra, sono guidate da re-sacerdoti.

TIPOLOGIE ARCHITETTONICHE

Nelle città-stato sumere si hanno due tipologie di grandi edifici:

  • il tempio, inizialmente composto da un’unica alta terrazza. Nel tempo la struttura si evolve nella ziqqurat: un grande edificio composto da più terrazze sovrapposte digradanti. Questi edifici avevano più funzioni: erano allo stesso tempo templi, magazzini per prodotti agricoli, costruzioni difensive. Le ziqqurat erano anche conosciute come “montagne di Dio” perché considerate una “scala” per giungere alla divinità;
  • il palazzo reale, caratterizzato da grandi cortili su cui si aprono ambienti vasti e maestosi.
DALL’ARGILLA AL MATTONE

Per costruire edifici così grandi serve una notevole quantità di materiale, ma la Mesopotamia è povera di legname e di cave di pietra.

Perciò viene utilizzata l’unica materia prima disponibile: l’argilla. L’argilla viene impastata con paglia e acqua, e pressata in stampi, ottenendo così i mattoni di argilla, che vengono poi essiccati al sole.

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ARTE PER CELEBRARE IL SOVRANO

L’arte sumera celebra il potere assolutoreligioso e politicodel sovrano. Questo avviene:

  • nei rilievi storico-narrativi, che narrano le gesta degli dèi e dei re;
  • nelle stele, lastre di pietra decorate e piantate nel terreno; 
  • nelle statuette.

Nei ▶ bassorilievi le raffigurazioni sono caratterizzate dalla ricerca di uniformità e simmetria.

Le figure spesso sono rappresentate di profilo, mentre una maggiore attenzione naturalistica compare negli animali.

Le statuette oranti

Molte sono le statuette di sovrani, sacerdoti o funzionari, rappresentati in posizioni “oranti”, cioè con le mani giunte in atto di preghiera. Queste statue venivano collocate nei templi, per assicurare alle divinità la presenza costante di persone in preghiera.

Nella Statuetta di Iku-Shamagan re di Mari colpisce la rappresentazione del volto: le sopracciglia sono unite e marcate da una linea nera di bitume,

gli occhi sbarrati (la pupilla risalta sul fondo bianco di madreperla, ricavata da una conchiglia), e sulle labbra c’è un accenno di sorriso.

Il re indossa il gonnellino a ciocche di lana pendenti tipico degli oranti.

l’arte BABILONESE

Dopo il declino delle città-stato dei Sumeri, alcuni centri della Mesopotamia lottano per il predominio territoriale.

Fra questi emerge Babilonia, situata sull’Eufrate. La città conosce un periodo di splendore ai tempi del grande re Hammurabi (1750 a.C.).

GLI ASSIRI: GRANDI CITTà E CELEBRAZIONE DEL SOVRANO

Nell’VIII secolo Babilonia viene conquistata dagli Assiri, popolazione aggressiva e guerriera, che arriva a controllare tutta la Mesopotamia.

All’epoca assira risale la grande città fortificata di Dur-Sharrukin fatta costruire da re Saragon II.

A guardia delle porte della città e del Palazzo reale ci sono dei rilievi di tori alati, detti lamassu, con testa di uomo. Sono spiriti benefici, posti agli angoli del portale, a protezione dell’edificio.



 






I maestosi complessi palaziali dell’epoca assira sono decorati da grandi cicli di bassorilievi, che raccontano le imprese militari dei sovrani. Nel Rilievo di Assurnasirpal II (VII sec. a.C., British Museum, Londra) è raffigurato l’assedio della città di Udu. La scena è caratterizzata dall’assenza di simmetria e da una grande attenzione per il dettaglio.

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NEOBABILONESI

Dopo la fine dell’Impero assiro, Babilonia conosce una nuova rinascita, che raggiunge l’apice sotto il regno di Nabucodonosor.

Questo sovrano fa costruire la Porta della dèa Ishtar, una delle otto porte di Babilonia. Le pareti della porta sono interamente ricoperte da piastrelle blu smaltate, su cui sono raffigurati tori, leoni ed esseri fantastici, realizzati con mattonelle ocra. Gli animali, raffigurati di profilo, sono disposti in file simmetriche, con un effetto decorativo simile a quello di un tappeto. Ma le muscolature possenti mostrano un notevole realismo.

Storia dell'arte - I saperi fondamentali - volume 1
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Dalla Preistoria al Gotico