GUIDA ALLO STUDIO - L’architettura nel secondo dopoguerra

GUIDA ALLO STUDIO

L’architettura nel secondo dopoguerra

I saperi fondamentali 
  • L’architetto Aldo Rossi (1931-1997) reinterpreta l’Antico realizzando edifici basati su razionalità e ripetizione di volumi geometrici. Questi aspetti sono particolarmente evidenti nell’AMPLIAMENTO DEL CIMITERO DI SAN CATALDO a Modena e nel TEATRO DEL MONDO a Venezia. 
  • L’architetto americano Philip Johnson (1906-2005) assembla in modo inedito alcuni elementi della tradizione classica e rinascimentale ottenendo architetture vivaci basate su forme pure. Utilizza principalmente il ferro, il vetro e il calcestruzzo armato, come nella GLASS HOUSE. A New York realizza l’AT&T BUILDING, il grattacielo-simbolo della post-modernità. 
  • Louis Kahn (1901-1974) si stacca progressivamente dal Razionalismo e dal Funzionalismo per accostarsi invece a un linguaggio solenne e monumentale costituito da architetture in muratura con piante complesse e dalla luminosità direzionale. Lo studio della luce emerge per esempio nel complesso di edifici che compongono l’ISTITUTO DI STUDI BIOLOGICI SALK
  • Oscar Niemeyer (1907-2012) è un allievo di Le Corbusier: da lui riprende la purezza geometrica sottolineata dalla predilezione per il colore bianco del cemento e dell’intonaco. Le architetture che realizza puntano a mostrare la struttura che viene esibita come una scultura (PALAZZO DEL CONGRESSO di Brasilia). Spesso, per arricchire il paesaggio, inserisce anche degli specchi d’acqua artificiali, segno del suo particolare interesse per una sintesi tra architettura e forme della natura. 
  • L’architettura giapponese è caratterizzata dalla fusione di tendenze occidentali con la tradizione orientale. Esponenti del periodo sono:
    • Kenzo Tange (1913-2005), attento allo stretto legame tra edifici e città; progetta gli STADI OLIMPICI a Tokyo da cui emerge un chiaro riferimento alle istanze di Le Corbusier; 
    • Tadao Ando (1941), che utilizza materiali moderni (acciaio, vetro, cemento) per realizzare edifici dai volumi semplici e spazi minimalisti (CHIESA DELLA LUCE a Ibaraki); 
    • Toyo Ito (1941), che realizza edifici compatti e monumentali volti a determinare un equilibrio tra uomo e natura; ne è un esempio la MEDIATECA a Sendai, dove trovano spazio anche gli apparati multimediali.
Le domande guida 
  • Qual è l’atteggiamento di Aldo Rossi nei confronti della tradizione architettonica?
  • Quali sono le caratteristiche dell’architettura di Philip Johnson? Quali aspetti sono considerati postmoderni?
  • Perché Louis Kahn supera le tendenze razionaliste e funzionaliste in architettura?
  • In che modo la ricerca sulla luce riveste un ruolo molto importante nelle architetture di Louis Kahn?
  • Quali sono i tratti stilistici delle architetture di Oscar Niemeyer?
  • Quali aspetti determinano il legame tra architettura e natura negli edifici di Oscar Niemeyer?
  • Chi sono i maggiori esponenti dell’architettura giapponese del dopoguerra?
  • Quali elementi accomunano gli edifici progettati da questi architetti orientali?

Contesti d’arte - volume 3
Contesti d’arte - volume 3
Dal Neoclassicismo a oggi