ANALISI D'OPERA - Robert Rauschenberg, Monogram

Analisi D'opera

Robert Rauschenberg

Monogram

  • 1955-1959
  • olio, carta, tessuto, stampe, metallo, legno, pneumatico, suola di gomma e capra d’angora, monogramma, 106,7x106,7x163,8 cm
  • Stoccolma, Moderna Museet

Robert Rauschenberg nasce nel Texas da una famiglia di origine tedesca. Compie viaggi ed esperienze di studio tra l’America e l’Europa, entrando in contatto con numerosi artisti; tra questi, Alberto Burri influenza notevolmente la sua opera. Nel 1953 si stabilisce a New York e alcuni anni dopo realizza Monogram, un esempio emblematico della sua concezione di “opera combinata” in cui tessuti, pezzi di carta e di legno, fotografie e oggetti comuni sono mescolati in composizioni che vogliono avvicinare l’arte alla vita.

Descrizione

Monogram è un quadro posizionato in orizzontale e, allo stesso tempo, è un’opera tridimensionale, una scultura. Su di un piano realizzato con legni di recupero, l’autore colloca il copertone di un’automobile e una testa di capra impagliata. Tutti questi elementi sono in parte dipinti con schizzi o larghe pennellate di colore; in parte invece sono caratterizzati con velature e impronte ottenute con la tecnica dello stencil.
In Monogram pittura e scultura si fondono e il colore viene steso sia sulle superfici piatte sia sulle parti tridimensionali. Anche il muso della capra è infatti trattato con macchie e colature dove si mescolano i colori primari.

Forma, funzioni e idee

Con questa composizione, fatta di oggetti reali e rottami, Rauschenberg vuole creare uno specchio della vita di ogni giorno, al punto da considerare parti integranti dei suoi lavori anche i graffi e le ammaccature che le opere possono subire durante il trasporto. A tutto ciò si aggiunge il valore della memoria personale dell’artista, che evoca l’immagine di una capretta posseduta da bambino.

Contesti d’arte - volume 3
Contesti d’arte - volume 3
Dal Neoclassicismo a oggi