Berlino e Colonia
Dalla vicina Svizzera, alla fine della guerra, Dada si diffonde in Germania. Nel 1918 a Berlino viene fondato il Club Dada, cui aderiscono molti artisti, fra cui Raoul Hausmann (Vienna 1886-Limoges 1971), la sua compagna Hannah Höch (Gotha 1888-Berlino 1978) e George Grosz (► p. 382). Data la tesa e complessa situazione politica che stava attraversando la Germania, il Dada berlinese assume una particolare dimensione politica. Per gli artisti berlinesi l’impegno artistico è imprescindibile da quello politico. L’arte diventa pertanto per loro uno strumento di denuncia verso il militarismo e la società capitalistica. Lavorando in questa direzione, Raoul Hausmann (99) e Hannah Höch (100) elaborano una nuova tecnica: il fotomontaggio, consistente in collage di immagini e parole ritagliate dalle riviste e da manifesti che assumono una forte carica di denuncia politica.
Nel 1920 a Berlino si tiene una delle più grandi manifestazioni di Dada, la Prima grande fiera internazionale di Dada. La mostra si configura come un insieme di dipinti, fotomontaggi, assemblaggi e copie di opere stipate nella stanza della Galleria, intervallate da scritte e slogan politici. Dal soffitto pende un manichino di un militare con la testa di maiale. La mostra è una chiara denuncia contro la guerra e la dimensione borghese dell’arte.
Altri centri di diffusione di Dada in Germania sono Hannover e Colonia. In quest’ultima città l’artista di riferimento è Max Ernst, che nel 1921 si trasferisce a Parigi, partecipando alla nascita e all’avventura surrealista (► pp. 354-356).