ANALISI D'OPERA - Alexandre Gustave Eiffel, Tour Eiffel

Analisi D'opera

Alexandre Gustave Eiffel 

Tour Eiffel

  • 1887-1889
  • ferro e ghisa
  • Parigi

La Quarta Esposizione Universale si tiene a Parigi nel 1889 per celebrare il centenario della Rivoluzione francese; l'incarico di erigere una struttura temporanea che sia il simbolo dell'esposizione viene affidato all'ingegnere Alexandre Gustave Eiffel (Digione 1832-Parigi 1923).

Descrizione

Il progetto, cui Eiffel lavora dal 1884, prevede la costruzione di una gigantesca torre in ferro e viene da subito osteggiato da una parte dell'opinione pubblica che la considera priva di stile architettonico; tra questi, anche artisti e intellettuali del calibro di Guy De Maupassant, Charles Garnier, Alexandre Dumas figlio che scrivono una lettera pubblicata sui giornali francesi tacciando con indignazione la torre come «il disonore di Parigi» e il suo creatore come «costruttore di macchine».
Quando viene ultimata nel 1889, dopo appena 2 anni e 2 mesi di lavorazione, la Tour Eiffel si erge con i suoi 324 metri sui tetti di Parigi ed è il più alto edificio del mondo, una meraviglia moderna, tanto che alla fine dell'esposizione il suo artefice avrà il permesso di tenere in piedi la struttura per altri vent'anni. Ma è ancora lì, poiché nel corso del Novecento le sono state trovate utilità in campo scientifico (per esempio diviene piattaforma per le antenne di trasmissione radiotelegrafica) e a poco a poco si rende indispensabile nello skyline della città.

Forma, funzioni e idee

La torre, nonostante le critiche, incarna alla perfezione lo spirito del suo tempo: pur non avendo una funzione pratica (è una gigantesca "scultura" architettonica), essa assolve a una non meno importante funzione simbolica traducendo con le sue 8000 tonnellate di ferro l'operosità e la vitalità della nazione francese alle prese con il progresso industriale.
Quello che la rende un'opera eccezionale per il suo tempo è prima di tutto il fatto che le necessità strutturali ne determinano la forma: l'ossatura, completamente a vista e priva di rivestimento esterno, è composta da profilati prefabbricati di ferro imbullonati tra loro e fissati a terra tramite quattro piedritti arcuati con fondazioni in calcestruzzo; insieme alle due terrazze quadrate che ne interrompono lo sviluppo continuo verticale, lo scheletro reticolato dal profilo curvilineo è studiato per opporre meno resistenza alle azioni del vento, che risulterebbero disastrose su una superficie così vasta svettante a una tale altezza. La struttura risulta così un riuscito connubio tra la leggerezza data dagli impalcati traforati e la complessità ingegneristica

Contesti d’arte - volume 3
Contesti d’arte - volume 3
Dal Neoclassicismo a oggi