Giuseppe Maria Crespi e la scena bolognese
Nel Settecento Bologna è un centro di grande vivacità culturale: vi risiedono artisti, scrittori, eruditi, scienziati di fama internazionale. Prevale, in ambito figurativo, un orientamento naturalistico contemperato di classicismo, di ascendenza carraccesca. L'istituzione dell'Accademia Clementina, nel 1710, corrisponde al proposito di preservare l'eredità secentesca e spingere i giovani artisti a intrecciare intimamente studio della natura ed elaborazione formale. Nel contesto artistico cittadino spicca Giuseppe Maria Crespi (Bologna 1665-1747), particolarmente apprezzato per le scene di genere. Nella sua opera si uniscono due tradizioni naturalistiche, quella italiana e quella fiammingo-olandese. Attivo anche come pittore di storia e mitologia, Crespi svolge temi in apparenza "minori" riconoscendo loro pari dignità: avvicina figure popolari e situazioni quotidiane con gravità quasi religiosa.