GUIDA ALLO STUDIO - La pittura del Settecento

GUIDA ALLO STUDIO

La pittura del Settecento

I saperi fondamentali 
  • La prima metà del XVIII secolo è caratterizzata dalla diffusione di un nuovo stile ornamentale, eccessivo e bizzarro, il Rococò, che interessa principalmente la decorazione architettonica; in Francia, invece, si può parlare di Rococò anche in ambito pittorico.
  • Tra i principali pittori francesi del Settecento si ricordano Jean-Antoine Watteau (1684-1721), pittore di formazione nordica, autore di scene cortesi e galanti, dal tono fantastico e malinconico (IMBARCO A CITERA e GILLES O PIERROT); Jean-Baptiste-Siméon Chardin (1699-1799), pittore dalla delicata pennellata che rinuncia a temi e motivi solenni per concentrarsi sulla rappresentazione del quotidiano (RAGAZZO CHE FA LE BOLLE DI SAPONE); Jean-Étienne Liotard (1702-1789), eccentrico pittore e viaggiatore, noto per i suoi ritratti che realizza con l’uso dei pastelli (IL SIGNOR LEVETT E LA SIGNORA HELENE GLAVANY CON ABITI TURCHI). 
  • Durante il Settecento l’arte veneziana si caratterizza per tre orientamenti stilistici: la tradizione classico-rinascimentale, il cui massimo rappresentante è Giambattista Tiepolo, l’osservazione del quotidiano, esemplificato dalle opere di Pietro Longhi, e il genere della veduta, cui si dedicano Canaletto e Francesco Guardi. 
  • Giambattista Tiepolo (1696-1770), attivo in Italia, Germania e Spagna, rielabora la tradizione del Cinquecento veneto attraverso la propria sensibilità. La pittura tenebrosa degli esordi lascia il passo a una tendenza più chiara e luminosa, come risulta evidente negli affreschi realizzati per la Residenza di Würzburg. 
  • Rosalba Carriera (1675-1757) ottiene grande fama presso le corti aristocratiche europee grazie a ritratti che esegue a pastello. 
  • Le scene di vita quotidiana dipinte da Pietro Longhi (1702-1785) sono composizioni vivaci in cui l’artista riesce a rappresentare i caratteri e le passioni dei soggetti raffigurati. 
  • Canaletto (1697-1768), pittore e incisore, è l’artista che più contribuisce all’affermazione del Vedutismo. Egli propone immagini di grande precisione e nitidezza, dalla morbida e radiosa luminosità e dai molteplici e minuziosi dettagli. Nonostante le sue vedute siano colte dal vivo, esse sono comunque costruite dall’artista con accortezza e tecnica. Canaletto ricorre infatti all’uso della camera ottica (dispositivo fino ad allora poco impiegato) per dipingere vedute quanto più possibile accurate e precise: IL BACINO DI SAN MARCO E SAN GIORGIO MAGGIORE e LA PIAZZETTA DEI MARMORARI ne sono due esempi. 
  • Altro artista dedito al Vedutismo è Francesco Guardi (1712-1793); le sue vedute sono, però, distanti da quelle di Canaletto perché sceglie per le sue opere scorci inusuali, giorni foschi, dimensioni inquiete. Dipinge anche delle vedute d’invenzione, in cui gli elementi architettonici reali si fondono a monumenti inesistenti, i cosiddetti “capricci”, come il CAPRICCIO ARCHITETTONICO CON ROVINE ROMANE
  • Fuori da Venezia si diffonde in campo pittorico un orientamento naturalistico con influenze fiamminghe volto alla rappresentazione di scene di vita quotidiana e di soggetti umili. Seguono questo modello stilistico il bolognese Giuseppe Maria Crespi (1665-1747) e il milanese Giacomo Ceruti (1698-1767). Il genovese Alessandro Magnasco (1667-1749) predilige, invece, la raffigurazione di soggetti tenebrosi e scene inusuali.
Le domande guida 
  • Quali sono le principali caratteristiche del Rococò?
  • Quali sono i principali artisti francesi del Settecento? Quali le innovazioni da loro introdotte?
  • Quali sono i tre orientamenti stilistici diffusi nella Venezia del Settecento? Quali i loro massimi esponenti?
  • Quali sono le caratteristiche principali delle vedute di Canaletto?
  • Quali sono le differenze tra le vedute dipinte da Canaletto e quelle realizzate da Guardi?
  • Che cos’è e come funziona la camera ottica?
  • Quali sono i soggetti che Giuseppe Maria Crespi sceglie di rappresentare?

Contesti d’arte - volume 2
Contesti d’arte - volume 2
Dal Gotico internazionale al Rococò