ANALISI D'OPERA - Piramidi di Giza

Analisi D'opera

Piramidi di Giza

  • Antico regno, IV dinastia
  • 2560-2540 a.C.
  • Giza (Il Cairo)
Piramide di Cheope, Antico regno, IV dinastia, 2560-2540 a.C. ca. Giza (presso Il Cairo).

Il sito di Giza comprende oggi una vasta  necropoli in cui, oltre alle piramidi dei faraoni Cheope, Chefren e Micerino, si trovano un tempio funerario, alcune piramidi minori e alcune sepolture destinate alle regine, ai familiari dei faraoni e ai loro funzionari. Nel sito è inoltre presente la grande sfinge di pietra, un’invenzione del periodo di Chefren che unisce al corpo di un leone il volto del faraone ( p. 52, fig. 22).

Descrizione

Quella di Cheope rappresenta la più grande e la più antica del sito e costituisce l’esito di maggiore perfezione. Le sue misure sono infatti il risultato di un attento calcolo proporzionale: la base è perfettamente quadrata e misura 230 metri per lato, le quattro facce della piramide sono orientate secondo i punti cardinali e formano triangoli dai lati identici. Ad accrescere ancor di più l’effetto di un solido geometrico perfetto e assoluto era la copertura, oggi andata persa, realizzata con lastre di calcare bianco che uniformava la superficie esterna e la faceva risplendere ai raggi del sole.

Forma, funzioni e idee

La perfezione geometrica delle piramidi, quella di Cheope in particolare, è davvero impressionante (soprattutto considerando le colossali dimensioni) e dovette sicuramente rivestire un’importanza e un significato profondo per gli uomini del tempo. Sappiamo quale fosse la funzione delle piramidi, mentre più difficile è l’interpretazione circa la forma scelta. In accordo con i testi rituali risalenti all’Antico regno, primo tra tutti la raccolta di formule “Testi delle piramidi”, il faraone iniziava il suo percorso verso il cielo dalla piramide; secondo alcuni studiosi si tratta della concretizzazione visiva dei raggi solari, mentre per altri è immagine della Montagna Occidentale, dietro la quale scompare il sole e dove  Hator rimette in vita il sovrano. Ma forse alla perfezione geometrica che la caratterizza va attribuito anche un altro significato: oltre ad avere un valore estetico in sé, l’aspetto della piramide sembra rappresentare quelle leggi di equilibrio e armonia cosmica, in cui gli Egizi credevano fermamente e del cui mantenimento era responsabile il faraone stesso.

Contesti d’arte - volume 1
Contesti d’arte - volume 1
Dalla Preistoria al Gotico