I saperi fondamentali
- Il periodo altomedievale (VI-X secolo) è caratterizzato dalla presenza nella Penisola italiana di nuovi regni, tra i quali emerge per importanza ed estensione territoriale quello longobardo. Nel 774, però, i territori settentrionali vengono conquistati dai Franchi guidati da Carlo Magno.
- Durante il periodo altomedievale si assiste alla rinascita delle arti applicate, spesso erroneamente considerate arti minori, cioè la produzione di avori, oreficerie, gemme incise, decorazioni librarie, vetri, ceramiche e tessuti. Il FLABELLO DI TOURNUS, in avorio, e le fibule (spille realizzate in bronzo dorato e gemme) sono alcuni degli esempi di arte applicata giunti fino a noi.
- La produzione artistica longobarda, in particolare, rappresenta l’unione tra la tradizione barbarica e quella classica e consiste principalmente nella cosiddetta arte mobiliare, ovvero oggetti facilmente trasportabili realizzati in legno, pelle e metallo, tipici della cultura nomade.
- Con l’avvento delle dinastie carolingia e ottoniana (tra il IX e il X secolo), la produzione artistica riprende le tradizioni dell’arte classica (renovatio imperii) a sottolineare il desiderio di continuità con l’impero romano. Ne sono un esempio la CAPPELLA PALATINA, simbolo dell’architettura e della rinascenza carolingia e il CIBORIO della Basilica di Sant’Ambrogio, fine esempio dell’arte ottoniana.
- Sono giunti a noi mosaici e pitture murali molto vicini alla tradizione bizantina, mentre sono scarse e mal conservate le immagini su tavola.
- Dal VII secolo inizia la penetrazione araba in Italia e, con essa, la diffusione di una nuova lingua, di una nuova religione e di una nuova tradizione artistica che abbandona la raffigurazione della divinità, per il timore dell’idolatria, in favore dell’arabesco e della calligrafia.