Frontone di un tempio dell'acropoli di Atene
Dalla colmata persiana, oltre ad alcune statue, proviene anche un frontone in pietra tenera di un tempio dorico dell’acropoli di Atene (35) databile intorno al 565 a.C., forse quello di Atena Poliás. A sinistra è raffigurato Eracle in lotta con Tritone, dalla coda serpentiforme che si allunga riempiendo l’estremità più bassa del frontone. A destra li osserva un mostro a tre corpi, forse Nereo, chiamato “Barbablù” per le tracce di colore ancora visibili (36). Il possente mostro a tre corpi testimonia l’attenzione dell’artista sia per il ▶ dettaglio calligrafico e policromo, sia per l’▶ esuberanza volumetrica. Nell’esaltazione della policromia, nelle code attorcigliate e nei muscoli vigorosi, si coglie la vitalità, l’esuberanza e la monumentalità della plastica attica della prima metà del VI secolo, in fase di affinamento stilistico.Gli angoli sono colmati dalle code dei mostri, mentre le posizioni dei personaggi sottolineano l’inclinazione dei lati obliqui: la coerenza compositiva di questo frontone anticipa la soluzione ancora più elegante che sarà raggiunta, alla fine dell’età arcaica, dagli scultori dei frontoni del tempio di Atena Apháia a Egina.