L’emozione della lettura - volume C

ALLA SCOPERTA DEI TESTI 215 220 225 230 235 240 245 si dirigono su Laocoonte; e prima l uno e l altro serpente avvinghiano i piccoli corpi dei due figli e li serrano, e a morsi si pascono delle misere membra; poi afferrano e stringono in grandi spire lui che sopraggiunge in aiuto e brandisce le armi; avvintolo due volte alla vita, e attortisi al collo due volte con le terga squamose, sovrastano con il capo e con l alte cervici. Egli si sforza di svellere i nodi con la forza delle mani, cosparso le bende di sangue corrotto e di nero veleno, e leva orrendi clamori alle stelle: quali i muggiti d un toro ferito che fugge dall ara, e scuote via dal collo la scure malcerta. Strisciando in coppia i due draghi fuggono verso l alto santuario e muovono verso la rocca della crudele Tritonide; si acquattano ai piedi della dea e sotto il cerchio dello scudo. Allora a tutti s insinua nei petti tremanti un nuovo timore, e dicono che Laocoonte ha pagato giustamente il delitto, poiché ha violato con la punta il legno sacro, e avventato al fianco la lancia delittuosa. Gridano che si deve condurre al tempio il simulacro e pregare il nume della dea. Apriamo una breccia nelle mura e spalanchiamo la cinta della città. Tutti si accingono all opera e pongono sotto le zampe scorrevoli rulli e gettano canapi al collo. Sale la fatale macchina i muri, gravida d armi. Giovinetti intorno e intatte fanciulle cantano inni e godono di toccare la fune. Quella entra e scorre minacciosa in mezzo alla città. O patria, o Ilio, dimora degli dei, e gloriose in guerra mura dei Dardanidi! Quattro volte s arrestò sul limitare della porta, e quattro volte dal ventre risuonarono le armi. Tuttavia insistiamo incuranti, e accecati dalla follia, e collochiamo il mostro infausto sulla sacra rocca. Anche allora Cassandra dischiude le labbra ai fati futuri, per ordine del dio giammai creduta dai teucri. Noi sventurati, nel nostro ultimo giorno, per la città coroniamo i templi degli dei di festosa fronda. 215. si pascono membra: si nutrono dei miseri corpi. 217. brandisce le armi: impugna con forza le armi. 218. attortisi: attorcigliatisi. 219. con le terga squamose: con il dorso ricoperto di squame. 220. con l alte cervici: con gli alti colli. svellere: sciogliere. 221-222. cosparso veleno: con le bende sacerdotali cosparse della bava nera e velenosa dei serpenti. 224. la scure malcerta: la scure malsicura, che non ha colpito in modo efficace. 226. della crudele Tritonide: di Minerva spietata. L epiteto Tritonide secondo alcuni è riferito al nome di una palude in Libia cara alla dea. 227. sotto il cerchio dello scudo: la statua cittadina della dea era armata di scudo, come sempre nel caso di Minerva. 230-231. poiché legno sacro: poiché ha violato con la punta della lancia (vedi vv. 5056) il cavallo (legno sacro). avventato: scagliato. 232. il simulacro: la statua. 233. il nume della dea: il volere della dea. 236. canapi: funi. 242. Dardanidi: i Troiani, discendenti di Dardano. 246-247. Cassandra teucri: la figlia di Priamo, dotata di capacità profetiche, parla rivelando il futuro (dischiude le labbra ai fati futuri), ma senza essere ascoltata dai Troiani: la profetessa era stata condannata dal dio Apollo, che così l aveva punita per averlo rifiutato, a non essere mai creduta. 249. di festosa fronda: di rami ornamentali, adatti a una festa. 299

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Epica