L’emozione della lettura - volume C

Omero | UNIT 2 | ODISSEA 520 525 530 535 540 545 550 555 560 Quelli, afferrato il palo, tutti insieme la punta aguzza infissero nell occhio; premendo dal di sopra, io lo ruotavo come un uomo che fora asse di nave col trapano, altri sotto con la cinghia lo girano, tirando un capo e l altro; corre il trapano sempre, assiduamente: così dentro il suo occhio l infuocato palo noi ruotavamo, e intorno a quello che ruotava, colava il sangue caldo. Tutta intera la palpebra e le ciglia bruciò la vampa; ardeva la pupilla friggendo, al fuoco, fino alle radici. E come quando un fabbro una gran scure o un accetta, che manda un alto strido, nell acqua fredda immerge, per temprarla, e maggiore durezza acquista il ferro: così strideva l occhio intorno al palo. Un lungo urlo lanciò, tremendo: tutta la roccia ne echeggiava; noi sgomenti balzammo indietro; ed egli il palo intriso di molto sangue strappò via dall occhio, lontano lo scagliò, folle annaspando. Poi chiamava a gran voce altri Ciclopi che abitavano intorno, in grotte sparse su per le ventose balze. Alle sue grida chi di qua, chi di là corsero; e fuori dall antro si fermarono, chiedendo che male lo affliggesse: O Polifemo, quale tormento hai tu che nella placida notte gridi così, ci togli il sonno? Forse qualcuno ha voglia di rubarti le greggi, e tu non vuoi? Forse qualcuno con l inganno ti uccide o con la forza? Dall antro a loro il forte Polifemo gridava: Amici, vuole con l inganno, non con la forza, uccidermi Nessuno . Se nessuno ti offende e tu sei solo risposero non puoi schivare un male che ti viene dal grande Giove: allora supplica Poseidone, il re tuo padre . Dicendo, se ne andarono; e il mio cuore rise, perché li aveva il falso nome e la fine ironia tratti in inganno! 522-525. come un uomo... assiduamente: come un uomo che fora l asse di una nave tenendo fisso il trapano, mentre altri lo 216 fanno ruotare con cinghie di cuoio, e il trapano, così facendo, continua a forare il legno. 530. vampa: fiamma alta e impetuosa. 538. la roccia: la caverna. 544. le ventose balze: i dirupi esposti al vento.

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Epica