L’emozione della lettura - volume C

ALLA SCOPERTA DEI TESTI 95 100 105 110 115 120 125 in fila le stesero lungo la riva del mare, là dove più la ghiaia sul lido il mare lavava. Poi, lavate anche loro e unte con olio lucente, presero il pasto sulle rive del fiume, e aspettavano che al raggio del sole le vesti asciugassero. Quando furon sazie di cibo, ella e le ancelle, giocarono a palla, gettando via i veli del capo; e fra loro Nausicaa braccio bianco il canto intonava. Come va per i monti Artemide urlatrice o sul Taigeto eccelso o su per l Erimanto, godendo di rapide cerve o cinghiali; con lei le ninfe, le figlie di Zeus egìoco, abitatrici dei campi, scherzano; gode in cuore Letò; lei più alto di tutte leva il capo e la fronte, e si distingue assai bene, eppure tutte son belle: così tra le ancelle si distingueva la giovane vergine. Ma quando fu per tornarsene a casa, aggiogate le mule, piegate le belle vesti, altro allora pensò la dea Atena occhio azzurro, perché Odisseo si svegliasse, vedesse la giovinetta begli occhi, e lei dei Feaci alla città lo guidasse. La palla dunque lanciò la regina a un ancella, fallì l ancella, scagliò la palla nel gorgo profondo. Quelle un grido lungo gettarono: e si svegliò Odisseo luminoso, e seduto pensava nell anima e in cuore: «Ohimè, di che uomini ancora arrivo alla terra? forse violenti, selvaggi, senza giustizia, oppure ospitali, e han mente pia verso i numi? Come di giovanette mi è giunto un grido femmineo; ninfe, che vivon sui picchi scarpati dei monti, nelle sorgenti dei fiumi, nei pascoli erbosi? Oppure sono vicino a esseri umani parlanti? Via, dunque, io stesso vedrò e lo saprò . Così dicendo, di sotto ai cespugli sbucò Odisseo glorioso, dal folto un ramo fronzuto con la mano gagliarda stroncò per coprire le vergogne sul corpo. 94-95. lungo la riva... lavava: il luogo dove Nausicaa e le sue ancelle si recano a fare il bucato è evidentemente alla foce di un fiume, luogo scelto perché la risacca del mare rende più pulita la sabbia ghiaiosa. 100. giocarono... capo: le giovani tolgono il velo, considerato segno di pudore, per poter giocare senza impedimenti. 101. Nausicaa braccio bianco: l epiteto formulare deriva dal fatto che il candore della pelle era considerato uno degli attributi della bellezza e della nobiltà femminile. 102. urlatrice: discusso epiteto formulare di Artemide, legato alla sua dimensione di di- vinità del mondo della caccia e della natura selvaggia. Altri, invece, traducono la parola greca con saettatrice . 103. Taigeto: catena montuosa che separa la Laconia dalla Messenia, nel Peloponneso. Erimanto: monte situato nella zona meridionale dell Acaia, nel Peloponneso. 105. Zeus egìoco: Zeus portatore dell egida, mitico scudo ricoperto della pelle della capra Amaltea, che allattò il padre degli dèi sul monte Ida a Creta. 106. Letò: Latona, la madre di Artemide e Apollo. 112. occhio azzurro: dagli occhi azzurri (epiteto formulare). 114. Feaci: il popolo che abita l isola di Scheria, dove è sbarcato Odisseo. 116. fallì: sbagliò, non riuscendo a prendere la palla che finì nel fiume. 117. luminoso: illustre. 121. mente pia: indica l atteggiamento di devozione e obbedienza che gli esseri umani mostrano nei confronti degli dèi. 123. scarpati: scoscesi. 128. fronzuto: ricco di foglie. 129. le vergogne: le parti intime. Dopo il naufragio, a Odisseo non erano rimasti indumenti che lo coprissero. 203

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Epica