L’emozione della lettura - volume C

Omero | UNIT 1 | ILIADE a TU per TU con il testo Da piccolo Achille non doveva essere un esempio di educazione. C è da dire che non poteva distrarsi con un fumetto o un videogioco Su che tipo di divertimenti potevano contare i bambini della Grecia arcaica? Anche allora l infanzia aveva i propri giocattoli e i propri capricci, come quelli del piccolo Achille, incapace di separarsi dal proprio precettore. La mitologia, poi, offriva un repertorio di storie che non ha nulla da invidiare a quello dei bambini e adolescenti di oggi. La storia di Achille e Fenice riporta così alla mente gli affetti intramontabili dell infanzia, spesso legati a figure di babysitter, governanti, tate e precettori come l indimenticabile Mary Poppins o la divertentissima Mrs Doubtfire. Figure, queste, fondamentali nel percorso di formazione di uomini comuni ma anche evidentemente di giovani eroi come Achille, bisognosi di avere accanto chi insegna la difficile arte dello stare al mondo. Analisi L eloquenza di Fenice L Iliade non è solo il poema della guerra: lo spazio assegnato ai discorsi pronunciati dagli dèi e dagli eroi non è meno importante di quello dedicato agli scontri sul campo di battaglia. Il discorso di Fenice è attentamente studiato al fine di muovere Achille a compassione e spingerlo a tornare in battaglia: si tratta di una forma di captatio benevolentiae, una tecnica retorica che serve a predisporre favorevolmente l attenzione del lettore o dell interlocutore. A tal fine l anziano precettore prende le mosse dal ricordo del tempo in cui Achille ancora non aveva imparato l arte della guerra (non sapevi ancora la guerra crudele, v. 440) e Fenice era per lui maestro dell arte del parlare bene (v. 443). L infanzia di Achille Il vecchio Fenice tocca nella sua orazione le corde degli affetti: dichiara che non potrebbe rimanere a Troia senza Achille e richiama alla memoria di entrambi il tempo difficile in cui egli dovette lasciare il padre Amintore per essersi unito con la sua amante (vv. 474-477). Lo scontro con il genitore era stato allora così violento che Fenice aveva rischiato di ucciderlo e, nonostante i parenti avessero tentato di trattenerlo, aveva deciso di eludere la sorveglianza dei servi e di fuggire. Allora Peleo, il padre di Achille, lo aveva accolto come un figlio (vv. 478-484) e gli aveva affidato l educazione del bambino (Io ti ho fatto quale tu sei, Achille simile ai numi / ché t amavo di cuore, vv. 485-486, rivendica Fenice). Tra Achille e il suo precettore si era instaurato subito un rapporto di affetto e complicità, tanto che Achille non riusciva a separarsene, neppure in occasione di pasti e banchetti (vv. 486-491). Un poema epico come l Iliade, dedicato soprattutto al tema della guerra, offre così una pagina di delicati quadretti di vita domestica, come il taglio della carne per l eroe bambino e le macchie di vino sputato dal piccolo sul petto di Fenice (vv. 489-491): il realismo omerico consiste anche nella narrazione di questi aneddoti. Ma a nulla servono gli sforzi dialettici del precettore. L appello finale (vv. 492-501) per il momento cade nel vuoto: Achille sembra inamovibile, deciso a non riconciliarsi con Agamennone e a non scendere in combattimento. Laboratorio sul testo COMPRENDERE 1. Ordina cronologicamente i seguenti eventi della vita di Fenice numerandoli da 1 a 5. Fenice lascia la casa del padre e vaga in Grecia. Fenice è accolto da Peleo. Fenice si unisce all amante del padre su esortazione della madre. Amintore maledice Fenice. Peleo affida a Fenice l educazione di Achille. 142

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Epica