T4 - L’incontro di Ettore e Andromaca

Omero | UNIT 1 | ILIADE T4 L incontro di Ettore e Andromaca ` Tratto da Iliade, libro VI, vv. 392-502 9 xi Y9 o lnx x in x ln Iliade: dopo la pagina dell incontro tra Glauco e Diomede e la considerazione sulla precarietà della condizione umana, l attenzione torna a 1 n n a a lx n x n sa x xa n Qnv n l n a x n ln s a n 1 n n n x j a a al n 1j ia n ix l lnjxln lx a a n a v xn $ l aja n x tv x n $ xa a n C x a x ja a n jwp a la x n a n jj a x n a a n 9 jn ni n x j a 1 n a v xn n x tv x n a xn n x lx n n n Qjnn lnv x x v n x ln a jx b lx S xa 395 400 405 E quando, attraversata la gran città, giunse alle porte Scee, da cui doveva uscir nella piana, qui la sposa ricchi doni gli venne incontro correndo, Andromaca, figliuola d Eezìone magnanimo, Eezìone, che sotto il Placo selvoso abitava Tebe Ipoplacia, signore di genti cilice; la sua figlia appartiene ad Ettore elmo di bronzo. Dunque gli venne incontro, e con lei andava l ancella, portando in braccio il bimbo, cuore ingenuo, piccino, il figlio d Ettore amato, simile a una vaga stella. Ettore lo chiamava Scamandrio, ma gli altri Astianatte, perché Ettore salvava Ilio lui solo. Egli guardando il bambino, sorrise in silenzio: ma Andromaca gli si fece vicino piangendo, e gli prese la mano, disse parole, parlò così: «Misero, il tuo coraggio t ucciderà, tu non hai compassione del figlio così piccino, di me sciagurata che vedova presto sarò, presto t uccideranno gli Achei, 392-393. giunse alle porte Scee: il soggetto è Ettore. 394. ricchi doni: dalla ricca dote. un epiteto formulare, che permette di capire immediatamente il livello sociale elevato di Andromaca. 397. Tebe Ipoplacia: Tebe, città dell Asia Minore, nell attuale Turchia, detta Ipoplacia 128 perché situata ai piedi del monte Placo, selvoso per la ricchezza di boschi e vegetazione. genti cilice: popoli della Cilicia, regione dell Asia Minore meridionale. 401. simile a una vaga stella: bello come un astro splendente. 402. Scamandrio: epiteto che significa sacro allo Scamandro , il fiume che scorreva Giorgio de Chirico, Ettore e Andromaca, 1968. presso Troia. 403. Astianatte: in greco significa signore (anax) della città (asty). I Troiani lo chiamavano così in segno di rispetto verso il padre Ettore (perché Ettore salvava Ilio lui solo). 407. Misero: infelice. 408. sciagurata: sventurata.

L’emozione della lettura - volume C
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Epica