L’emozione della lettura - volume C

Omero | UNIT 1 | ILIADE 170 175 180 185 190 195 200 ma lo mandò nella Licia, scrivendogli cifre funeste entro due chiuse assicelle: dicendo che al suocero suo quelle mostrasse, per farlo morir: ch eran cifre di morte. Dunque, in Licia egli andò con la scorta secura dei Numi. E quando giunto in Licia fu poi, presso i rivi del Xanto, il re dell ampia Licia lo accolse, gli fe grande onore, l ospitò nove giorni, sgozzò nove bovi ai Celesti. Ma quando poi spuntò, col decimo giorno, l Aurora, anche domande allora gli volse, le cifre vedere volle, che aveva a lui recate dal genero Preto. Quando ebbe viste poi le cifre funeste del sire, prima gli comandò che uccidesse l immane Chimera. Era quel mostro stirpe di Numi, non già di mortali: sopra leone, capra nel mezzo, di drago la coda, terribilmente spirando la furia di fuoco avvampante. Pur, nei propizi prodigi dei Numi fidando, ei la uccise. Poi s azzuffò coi magnanimi Sòlimi: e dire soleva che quella era la pugna più dura che avesse affrontata. Terzo, poi, sterminò le Amazzoni, cuori virili. E il sire macchinò, quand ei fu tornato, una frode. Scelti dall ampia Licia quanti eran più prodi guerrieri, contro un insidia gli tese; né a casa tornarono quelli: tutti li sterminò l invincibile Bellerofonte. Or, quando il sire conobbe ch egli era pro stirpe di Numi, presso di sé lo tenne, gli die per consorte la figlia, gli diede la metà di tutti gli onori regali: e gli assegnarono i Lici di campi una fertile stesa, bella di vigne e maggesi, ché quivi egli avesse dimora. E generò tre figli la sposa a Bellerofonte: La damia, con Isandro e Ippòloco. Il saggio Cronìde giacque con La damia, che a luce Sarpèdone diede, divino eroe, dall armi di bronzo. Ma Bellerofonte cadde nell odio anch egli di tutti i beati Celesti. Onde a vagare prese soletto pei campi d Alèo, e si rodeva il cuore, schivava degli uomini l orme. Ed al figliuolo Isandro, quando egli coi Sòlimi prodi 167-168. cifre funeste assicelle: le cifre cui si allude rappresentano probabilmente messaggi cifrati, destinati solo a Iobate, suocero di Preto, che contenevano la condanna a morte (cifre di morte, v. 169) di Bellerofonte. 170. secura: sicura. 171. Xanto: fiume della Licia. 172-173. lo accolse l ospitò: le regole dell ospitalità non potevano essere trasgredite: per questo Iobate accolse Bellerofonte nella propria casa, rifocillandolo e predisponendo per lui sontuosi banchetti. Ma, terminati i nove giorni di ospitalità sacra, Iobate, 122 per liberarsi di Bellerofonte, gli chiese di compiere una missione che riteneva impossibile: uccidere un terribile mostro, la Chimera (v. 178). 173. ai Celesti: agli dèi. 178. l immane Chimera: l enorme Chimera. Figlia di Echidna e Tifone, la Chimera era un mostro che sputava fuoco dalle fauci e aveva una coda di serpente velenosa. 182. Pur ei la uccise: tuttavia, confidando nei prodigi favorevoli degli dèi, egli la uccise. 183. Sòlimi: popolazione dell Asia Minore, celebre per la brutalità e i costumi violenti. 185. le Amazzoni, cuori virili: le Amazzoni, coraggiose come gli uomini. Le Amazzoni erano mitiche donne guerriere, che, secondo la tradizione, si tagliavano la mammella destra per poter tendere l arco con più facilità. 190. pro : forma tronca di prode, guerriero. 193. stesa: distesa. 194. maggesi: terreni tenuti a riposo. 196. Cronìde: Zeus, figlio di Crono. 197. Sarpèdone: semidio, alleato dei Troiani, che guida i guerrieri della Licia. 200. campi d Alèo: territori che facevano parte della Cilicia, la regione dell Asia Minore di fronte a Cipro.

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Epica