Fredric Brown
(Cincinnati, Ohio, 1906-Tucson, Arizona, 1972)
Sentinella
- Titolo originale Sentry, 1954
- Lingua originale inglese
- racconto
Analizza tu
Fredric Brown
(Cincinnati, Ohio, 1906-Tucson, Arizona, 1972)
Nel mezzo di un’atroce e logorante guerra spaziale, un soldato di fanteria è di guardia su un pianeta inospitale, pronto a reagire agli attacchi del nemico.
Era bagnato fradicio e coperto di fango e aveva fame freddo ed era lontano cinquantamila
anni-luce1 da casa. Un sole straniero dava una gelida luce azzurra e la
gravità doppia di quella cui era abituato, faceva d’ogni movimento un’agonia di fatica.
Ma dopo decine di migliaia d’anni, quest’angolo di guerra non era cambiato.
5 Era comodo per quelli dell’aviazione, con le loro astronavi tirate a lucido e le
loro superarmi; ma quando si arriva al dunque, tocca ancora al soldato di terra,
alla fanteria, prendere la posizione e tenerla, col sangue, palmo a palmo. Come
questo fottuto pianeta di una stella mai sentita nominare finché non ce lo avevano
mandato. E adesso era suolo sacro perché c’era arrivato anche il nemico.
10 Il nemico, l’unica altra razza intelligente della galassia… crudeli schifosi, ripugnanti
mostri.
Il primo contatto era avvenuto vicino al centro della galassia, dopo la lenta e
difficile colonizzazione di qualche migliaio di pianeti; ed era stata subito guerra;
quelli avevano cominciato a sparare senza nemmeno tentare un accordo, una
15 soluzione pacifica. E adesso, pianeta per pianeta, bisognava combattere, coi
denti e con le unghie.
Era bagnato fradicio e coperto di fango e aveva fame, freddo e il giorno era
livido e spazzato da un vento violento che gli faceva male agli occhi. Ma i nemici
tentavano di infiltrarsi e ogni avamposto era vitale.
20 Stava all’erta, il fucile pronto. Lontano cinquantamila anni-luce dalla patria,
a combattere su un mondo straniero e a chiedersi se ce l’avrebbe mai fatta a riportare
a casa la pelle.
E allora vide uno di loro strisciare verso di lui. Prese la mira e fece fuoco. Il nemico
emise quel verso strano, agghiacciante, che tutti loro facevano, poi non si mosse più.
25 Il verso, la vista del cadavere lo fecero rabbrividire. Molti, col passare del tempo, s’erano
abituati, non ci facevano più caso; ma lui no. Erano creature troppo schifose, con
solo due braccia e due gambe, quella pelle d’un bianco nauseante e senza squame.
Fredric Brown, Sentinella, in Le meraviglie del possibile, a cura di S. Solmi e C. Fruttero, Einaudi, Torino 1992
1. Il protagonista è un soldato che combatte perché
2. La guerra viene condotta
3. A chi viene attribuita la colpa della guerra? Perché?
4. Chi si rivelano essere, alla fine del brano, i nemici contro cui il protagonista combatte? E dunque chi è il protagonista?
5. Il narratore è
6. Il rovesciamento del punto di vista su cui si basa il racconto è
7. Elenca le principali somiglianze e differenze tra le due specie che si fronteggiano nella guerra. Quali sono più numerose? L’autore vuol mettere più in risalto l’uguaglianza o la diversità? Motiva la tua risposta.
8. Quale tecnica narrativa viene utilizzata nel seguente passaggio?
Era comodo per quelli dell’aviazione, con le loro astronavi tirate a lucido e le loro superarmi; ma quando si arriva al dunque, tocca ancora al soldato di terra, alla fanteria, prendere la posizione e tenerla, col sangue, palmo a palmo. Come questo fottuto pianeta di una stella mai sentita nominare finché non ce lo avevano mandato.
9. La storia della sentinella ci insegna che (sono possibili più risposte)
10. Scrivere per raccontare. Mentre ti trovi per lavoro ai confini dell’universo, vai al bar e incontri Yangan Dal, un tuo amico marziano. Dopo esservi salutati, iniziate a ricordare con nostalgia i vostri pianeti natali. Scrivi un breve dialogo tra te e il marziano, in cui gareggiate nel tessere le lodi dei vostri pianeti. Utilizza sia il resoconto sia la citazione (massimo 20 righe).
11. Scrivere per raccontare. Un ragazzo sta andando al primo appuntamento con la ragazza che gli piace: dopo aver aspettato per qualche minuto alla fermata, sale sull’autobus, fa un breve tragitto, scende nella piazza principale e vede la ragazza che lo aspetta vicino alla fontana. Partendo da tali indicazioni, racconta questa breve storia (arricchendola di particolari) secondo due delle seguenti modalità (massimo 15 righe):
a) narratore esterno onnisciente palese (conosce i pensieri e le emozioni dei personaggi, sa come andrà l’appuntamento, fa commenti);
b) narratore esterno nascosto, ma con focalizzazione interna sul ragazzo, di cui conosce pensieri ed emozioni;
c) narratore interno testimone (un altro passeggero del bus che osserva il comportamento del ragazzo).
12. Scrivere per raccontare. Che cosa hai fatto oggi? Che cosa racconterebbe della tua giornata
a) uno dei tuoi professori?
b) uno dei tuoi familiari?
c) il tuo animale domestico?
Scegli una delle opzioni e scrivi una breve storia (massimo 20 righe).
13. Scrivere per descrivere. Sei una mite creatura filiforme proveniente da Alfa Centauri, in visita turistica sul pianeta Terra. Ti sposti svolazzando a pochi metri da terra, e intanto ti guardi intorno, impaziente di conoscere l’esotica civiltà aliena che ti circonda. Scrivi un breve resoconto del tuo viaggio descrivendo almeno due dei seguenti elementi:
a) un personaggio;
b) una città;
c) un oggetto;
d) un elemento della natura.
Nella tua descrizione (qualunque sia la tua scelta) devi utilizzare le seguenti parole (massimo 20 righe):
• largo • traballante • amaro • assordante • monoliti • gravità.
14. Scrivere per descrivere. Grazie a un misterioso rito magico, un antico egizio è in grado di viaggiare nel tempo. Attraverso i suoi occhi, dunque adottando la tecnica del narratore interno testimone, descrivi (due a scelta, massimo 15 righe ciascuno):
a) una giostra tra cavalieri medievali;
b) i grattacieli di New York;
c) una dama del XVIII secolo;
d) un alieno fatto di energia elettrica;
e) una stazione affollata.
15. Scrivere per descrivere. Descrivi l’interno di un supermercato dal punto di vista di un animale finito lì per caso. Puoi scegliere tra mosca, pinguino, giraffa o lupo (massimo 20 righe). Usa:
a) la narrazione in prima persona;
b) un narratore esterno in terza persona che adotti la focalizzazione interna.
L’emozione della lettura - volume A
Narrativa